Giuseppe Antonio Mazza1, Roberto Albiani2, Paola Saracco3, Santina Marrazzo4, Stefania Zamponia5, Maria Concetta Galati6, Giuseppe Raiola4, Roberto Miniero7, Valentina Talarico4

1 UO di Cardiologia Pediatrica.  Ospedale Pediatrico Regina Margherita, Citta della Salute e della Scienza, Torino
2 SIMT Ospedale Pediatrico Regina Margherita, Citta della Salute e della Scienza, Torino
3 UO Ematologia Pediatrica, Università di Torino-Ospedale Pediatrico Regina Margherita, Citta della Salute e della Scienza, Torino
4 Dipartimento Materno-Infantile, AO Pugliese-Ciaccio, Catanzaro
5 UO Pediatria, Ospedale San Giovanni di Dio, Crotone
6 UO Oncoematologia Pediatrica, AO Pugliese-Ciaccio, Catanzaro
7 Dipartimento Materno-Infantile, AO Pugliese-Ciaccio Catanzaro. Università di Hargeisa-Somaliland

Pubblicato su: Il Pediatra n.° 04 2022, pag. 55-61


BOX 1. Consenso informato

Il Decreto 2 novembre 2015. Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti. Titolo VII. Art. 24 esplicita le modalità del consenso informato del ricevente (3):

  1. Il ricevente la trasfusione di sangue o di emocomponenti e/o la somministrazione di emoderivati, preventivamente informato, anche attraverso l’utilizzo di apposito materiale informativo, che tali procedure possono non essere completamente esenti da rischio, è tenuto ad esprimere per iscritto il proprio consenso o dichiarare esplicitamente il proprio dissenso alla trasfusione.
  2. Nei casi che comportano trattamenti trasfusionali ripetuti, il consenso raccolto all’inizio del trattamento si considera formulato per tutta la durata della terapia, salvo esplicita revoca da parte del paziente.
  3. Se il paziente è un minore, il consenso deve essere rilasciato da entrambi i genitori o dall’eventuale tutore. In caso i genitori rifiutino il consenso o siano in disaccordo tra loro, il consenso va richiesto al giudice tutelare. In considerazione del livello di maturazione raggiunto dal minore è auspicabile raccogliere anche il suo assenso.
  4. Quando vi sia un pericolo imminente di vita e sopravvenga una situazione di incoscienza del paziente che non consenta l’acquisizione del consenso, il medico può procedere a trasfusione di sangue anche senza il consenso dello stesso. Devono essere indicate e documentate nella cartella clinica, in modo particolareggiato, le condizioni che determinano tale stato di necessità.
  5. Il ricevente esprime il proprio consenso alla trasfusione di sangue o di emocomponenti e/o la somministrazione di emoderivati, sottoscrivendo il modulo di cui all’Allegato VII, punto G.

 

Box 2. Punti chiave della check-list da effettuare per ciascuna procedura trasfusionale allo scopo di   evitare errori dovuti a scambio di campioni e di registrazione o all’erogazione di unità sbagliate (3,19)

Compete al personale medico
Alla richiesta di trasfusione

  • Spiegare dettagliatamente la procedura ai genitori ed al paziente in rapporto alla sua età comprensiva dei benefici e degli eventuali rischi. Registrazione del consenso informato firmato dai genitori. In caso di assenza dei genitori ed in assoluta urgenza NON differibile si può procedere per stato di necessità.
  • Compilare le richieste di emocomponenti. Compete SOLO al medico: indicare nella richiesta per la trasfusione il peso del paziente, la patologia e il motivo della richiesta in modo che risulti chiara l’indicazione alla trasfusione ed il grado di urgenza, i dati di laboratorio essenziali per la valutazione dell’appropriatezza della richiesta e per la scelta degli emocomponenti da assegnare e la loro quantità, i dati di anamnesi immunoematologica (trasfusioni pregresse, eventuali reazioni trasfusionali, eventuali gravidanze) ed il grado di urgenza (ordinaria/disposizione, programmata, urgente, urgentissima).
  • Richiesta urgente: deve essere riservata ai pazienti che devono essere trasfusi entro 30-60 minuti. In alcuni casi la richiesta di determinazione gruppo e di emocomponenti (con l’esecuzione test pretrasfusionali) può essere contemporanea. Fondamentale è la predisposizione di specifiche procedure aziendali per la corretta identificazione dei pazienti e dei campioni. Il Servizio trasfusionale prima di consegnare gli emocomponenti richiesti dal reparto dovrà ricevere idonei campioni (provetta in EDTA) e aver la possibilità di eseguire la conferma del gruppo. Solo a quel punto consegnerà le unità richieste.
  • Richiesta urgentissima (Consegna IMMEDIATA, nel minor tempo possibile, senza attendere il risultato degli esami pretrasfusionali in corso): inviare la richiesta urgentissima solo per pazienti che sono in gravissimo pericolo di vita. Il medico ATTESTA e DICHIARA che la situazione clinica del paziente richiede la somministrazione di sangue e non concede i tempi per il completamento dei test pre-trasfusionali, e a riprova APPONE la sua FIRMA. Laddove non sarà possibile effettuare i prelievi al paziente il SIMT, assegnerà unità 0Rh negativo. Se invece sarà possibile inviare i prelievi del paziente, saranno assegnate dal servizio trasfusionale sacche omogruppo con compatibilità in itinere.
  • Richiedere determinazione del gruppo sanguigno (Sistema AB0, Rh, Fenotipo Rh e sistema Kell/Cellano) anche se precedentemente eseguito in altra sede. Verificare e sottoscrivere la corretta compilazione dei dati anagrafici del paziente sulla richiesta. La richiesta deve riportare in forma leggibile il cognome e nome e la firma del medico richiedente, nonché il cognome e nome e la firma di chi ha effettuato il prelievo. L’operatore che effettua il prelievo deve riportare in modo chiaro e completo sulle provette contenenti i campioni di sangue, destinati alla tipizzazione eritrocitaria, alla ricerca di anticorpi irregolari anti-eritrocitari e alle prove di compatibilità, le generalità anagrafiche del paziente (cognome, nome, data di nascita), la data ed ora del prelievo e la firma di chi ha effettuato il prelievo.
  • Controllare gruppo AB0/Rh del ricevente su campione di sangue prelevato in momento diverso rispetto al campione utilizzato per la prima determinazione del gruppo sanguigno. La determinazione viene eseguita ricercando gli antigeni AB sugli eritrociti del paziente e con una controprova nel siero/plasma del paziente. Il controllo del gruppo AB0/Rh del ricevente deve essere ripetuto ad ogni richiesta trasfusionale, sul campione ematico che accompagna la richiesta stessa. Il documento di gruppo sanguigno del paziente, deve essere utilizzato per gli opportuni controlli al momento della trasfusione e conservato in modo accurato e visibile nella cartella clinica del paziente. Si ricorda anche che il controllo delle unità da trasfondere deve essere effettuato da un medico e un infermiere per quanto attiene il controllo della compatibilità immunologica e successivamente sempre da due operatori per le verifiche al letto del paziente, prima della trasfusione.

 Al ricevimento della sacca:

  • Accertare la compatibilità teorica di gruppo AB0/Rh, tra l’unità da trasfondere ed il ricevente un medico ed un operatore sanitario devono procedere ai controlli di identità, corrispondenza e compatibilità immunologica
  • Ispezionare l’unità prima della trasfusione per valutare la sua integrità ed assenza di coaguli
  • Registrare la quantità di sangue della sacca
  • Rilevare i parametri vitali inizio e fine trasfusione
  • Registrare l’ora di inizio della trasfusione e del numero di carico dell’unità
  • Trasfondere nel più breve tempo possibile dal momento del rilascio dal centro trasfusionale.
  • Iniziare con velocità ridotta per i primi 15 minuti (10-15 gocce/min)
  • Sorvegliare il paziente durante la trasfusione, soprattutto nei primi 15 minuti quando per lo più compaiono le razioni allergiche o da incompatibilità di gruppi. Il medico deve essere tempestivamente disponibile in caso di reazioni avverse
  • Segnalare eventuali complicanze della trasfusione

 Il medico è corresponsabile con il personale infermieristico dei seguenti atti:

  • Identificazione del paziente al momento della trasfusione
  • Verifica dell’identità tra il paziente che deve ricevere la trasfusione ed il nominativo del ricevente riportato sull’unità.
  • Registrazione dei dati
  • L’identificazione al momento dei prelievi a scopo trasfusionale sia per la richiesta di determinazione di gruppo e a maggior motivo per quella di emocomponenti richiede particolare attenzione per la sicurezza stessa del paziente. Sarebbe preferibile che infermiere e medico siano contemporaneamente presenti al letto del paziente soprattutto nel caso di richiesta di emocomponenti. In situazioni di emergenza il rischio di errori di identificazione è ancora più alto e quindi il doppio controllo risulta estremamente utile. Se tuttavia, data l’urgenza, la procedura di identificazione in doppio non fosse praticabile, l’operatore che effettua e firma il prelievo deve essere un medico strutturato

 Il personale infermieristico di reparto è responsabile dei seguenti atti:

  • Compilazione della parte anagrafica della richiesta di sangue o di gruppo sanguigno
  • Esecuzione dei prelievi di sangue (determinazione gruppo sanguigno e test pre-trasfusionali) e compilazione delle relative etichette secondo le specifiche procedure aziendali
  • Invio della richiesta e dei campioni di sangue al SIMT
  • Posizionare al paziente braccialetto identificativo dove previsto dall’organizzazione di reparto
  • Gestione in reparto delle unità consegnate sino al momento della trasfusione. Non conservare in frigo a meno che il reparto non sia dotato di un frigoemoteca autorizzata
  • Preparare pompe di infusione
  • Predisporre il materiale per fronteggiare una possibile reazione trasfusionale
  • Controllare che la sacca sia a temperatura adeguata (ambiente), in base alle caratteristiche del paziente, al momento della trasfusione e non presenti segni di emolisi, coaguli. In casi particolari (anemie emolitiche con anticorpi a freddo o pazienti a basso e bassissimo peso alla nascita) si utilizzano apparecchiature in grado di riscaldare adeguatamente il contenuto della sacca
  • Identificare un accesso venoso stabile
  • Preparazione della linea di infusione che deve avere appositi filtri per la trasfusione di sangue con Membrana Pore 200 μm (tali membrane non trattengono componenti ematiche), Latex free e non attualmente vincolante per Ftalati free
  • Registrazione dell’ora in cui inizia e termina la trasfusione
  • Sorveglianza del paziente durante la trasfusione, in presenza durante i primi 15 minuti quanto sono più frequenti le reazioni da incompatibilità di gruppo o allergiche
  • Smaltimento della sacca e della linea di infusione
  • Invio al SIMT di una copia del modulo di assegnazione e trasfusione secondo le modalità che verranno definite dal comitato del «Buon Uso del Sangue»
  • Invio al SIMT delle segnalazioni di reazione trasfusionale e dei materiali necessari alle indagini conseguenti

 Il personale del SIMT ha la responsabilità dei seguenti atti:

  • Verifica della completezza ed identità dei dati anagrafici riportati sulla richiesta e sui campioni di sangue
  • Verifica del rispetto delle indicazioni e consulenza trasfusionale
  • Assegnazione delle unità e compilazione delle parti di competenza del relativo modulo
  • Consegna delle unità
  • Raccolta ed elaborazione dei dati trasfusionali

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