Pubblicato il capitolo “Invasive meningococcal disease” del rapporto periodico Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

Sono stati pubblicati i dati relativi alle infezioni da meningococco in Europa nell’anno 2018. Le informazioni provengono dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (European Centre for Disease Prevention and Control, ECDC) e sono contenuti nel rapporto Annual Epidemiological Reports (AER), nel capitolo “Invasive meningococcal disease”.

I dati relativi alle malattie invasive meningococco, pneumococco ed emofilo nei 30 stati membri dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo (EU/EEA) vengono raccolti dal Sistema di sorveglianza Tessy (The European Surveillance System), e nel settembre del 2020 erano stati pubblicati quelli su pneumococco ed emofilo (sempre riferiti al 2018), ora quelli sul meningococco.

I casi confermati di malattia invasiva da Neisseria meningitidis nel 2018 sono stati 3.233 con 324 decessi, il tasso di notifica è stato dello 0,6/100.000 abitanti e quasi 6 casi su 10 sono stati notificati in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. I bimbi con meno di un anno sono stati quelli maggiormente interessati con un tasso di notifica dell’8,3/100.000; segue la fascia di età 1-4 anni e poi 15-24 anni. Considerando il sierogruppo, un caso su due (51%) era B (mentre W e C erano rispettivamente 18% e 15%), con la percentuale più alta in tutte le età, che ha raggiunto il 71% nei minori di 5 anni.

Riprendendo anche i dati degli altri due agenti, nel 2018 ci sono stati 24.663 casi confermati di malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae, con un tasso di notifica del 6,4/100.000 abitanti; le età più interessate sono state gli adulti dai 65 anni e i bambini con meno di un anno di età, e nei piccoli con meno di cinque anni tre casi su quattro erano causati da sierotipi che non sono compresi in alcun vaccino coniugato antipneumococcico.

Per quanto riguarda infine l’Haemophilus influenzae, ci sono stati 3.982 casi confermati di malattia invasiva con un tasso di notifica dello 0,8/100.000 e i più colpiti sono stati i bimbi sotto l’anno di età (4/100.000), seguiti dagli adulti dai 65 anni compresi in su. La sierotipizzazione, su poco più della metà dei casi (57%) ha mostrato che nel 78% si trattava di ceppi non capsulati. Il sierotipo f è stato il più comune e la vaccinazione anti H. influenzae di tipo b ha portato a una riduzione di casi da questo sierotipo (nel 2018 sono stati il 7% di quelli a sierotipo noto).