Tra le cause del diabete di tipo 2 il sovrappeso e la vita sedentaria. Necessaria una rivoluzione culturale che parta dalle scuole

Sovrappeso e sedentarietà tra le cause del diabete di tipo 2, malattia autoimmune dalle cause ancora incerte il diabete di tipo 1. A questa malattia è dedicata la Giornata mondiale che cade il 14 ottobre e il tema è l’accesso alle cure: ancora troppe persone non riescono ad avere a disposizione farmaci, tecnologie e screening per prevenirne le complicanze, con conseguenti costi alti per il SSN. Un accesso alle cure con un’attenzione particolare alla prevenzione del diabete di tipo 2, che prevede anche uno stile di vita sano a partire da una corretta alimentazione e dall’abbandono della vita sedentaria.

Rispetto ai costi della malattia, la prevenzione è fondamentale (in particolare per il diabete di tipo 2), per l’impatto importante dal punto di vista clinico, sociale ed economico sul SSN e sui servizi regionali, considerando per esempio la riduzione di aspettativa di vita e le altre condizioni associate quali mortalità per malattie cardiovascolari, insufficienza renale con necessità di dialisi, retinopatia, disturbi agli arti inferiori e ai piedi. Un quadro complesso che porta con sé costi diretti e indiretti.

“Attraverso questo scenario il diabete rappresenta chiaramente un esempio paradigmatico di patologia cronica la cui condizione spesso polipatologica richiede una gestione multidisciplinare complessa. La recente pandemia ha aperto gli occhi su tutto ciò in maniera drammatica stimolando la creazione del PNRR con risorse dedicate a curare questa malattia. Agli investimenti strutturali previsti dovranno però seguire nuovi modelli organizzativi che garantiscano una migliore gestione ed integrazione col territorio”, illustra Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia, partner ufficiale della Giornata Mondiale del Diabete 2022 in Italia: “Nel diabete di tipo 1 sono fondamentali una rapida e precoce diagnosi (tanta sete e tanta pipì i campanelli d’allarme) e un monitoraggio attento attraverso gli ultimi strumenti tecnologici a disposizione che cambiano la vita dei pazienti. Nel diabete di tipo 2 è invece fondamentale promuovere la prevenzione della malattia e diventa indispensabile realizzare una completa integrazione tra specialisti e medici di famiglia sul territorio, oltre a garantire l’accesso agli screening sulle complicanze della malattia”.

Una prevenzione ma anche una diagnosi precoce: “Bisogna ricordare che una diagnosi precoce del diabete di tipo 2 (silente e non dando sintomi la diagnosi è spesso eseguita a seguito del manifestarsi delle complicanze, quando cioè è troppo tardi) aiuta a mantenere una vita piena senza privazioni una volta che si è imparato a gestire la malattia. Esiste un rapido questionario per valutare se si è ‘persona a rischio’ e chiedere quindi al proprio medico di eseguire l’esame dell’emoglobina glicata per identificarla precocemente”, dice ancora Stefano Nervo, e conclude: “È importante sfatare i pregiudizi che vedono nei dolci il male assoluto. In realtà lo zucchero si trova in moltissimi alimenti (anche quelli ‘per diabetici’), bisogna imparare a gestirlo e ad alimentarsi in modo corretto”.

Diabete Italia onlus (associazione che raggruppa i vari stakeholder del mondo del diabete in Italia), partner ufficiale della Giornata Mondiale del Diabete 2022 in Italia, prevede anche un roadshow istituzionale in tre tappe (15 novembre a Napoli, 16 novembre a Roma, 12 dicembre a Bologna) per discutere del futuro della sanità dopo il PNRR, con particolare riferimento ai modelli di assistenza sul territorio per le persone con diabete.