Uno studio italiano ha identificato una proteina responsabile dell’alterazione cromosomica coinvolta in questo tumore delle ossa

Quando è assente, o è alterata, comporta un’alterazione cromosomica che è coinvolta nell’ sviluppo dell’osteosarcoma. Il nome di questa piccola proteina è Profilina 1 ed è stata identificata nell’ambito di una ricerca (sostenuta da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ) condotta all’Istituto di genetica e biofisica “Adriano Buzzati-Traverso” del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli, coordinata da Fernando Gianfrancesco, dirigente di ricerca.

L’osteosarcoma interessa soprattutto bambini e adolescente, o, in età più avanzata, soggetti con malattia ossea di Paget. Una delle caratteristiche molecolari di questo tumore è l’instabilità genomica delle cellule mutate, da cui deriva l’interesse a capire le cause di questa instabilità per poter arrivare a possibili opzioni terapeutiche. È stato condotto uno studio, i cui risultati sono stati pubblicati su Communications Biology, su un meccanismo cellulare implicato in questo tumore.

“I risultati ottenuti hanno portato a identificare una piccola proteina che, quando è assente o alterata, non permette una corretta ripartizione dei cromosomi tra le due cellule figlie durante la divisione cellulare. Come conseguenza, le cellule che sono prodotte in tale divisione e in quelle successive presentano alterazioni cromosomiche tutte diverse tra loro”, racconta Fernando Gianfrancesco. “Questa vasta eterogeneità impedisce la messa a punto di terapie farmacologiche mirate a una specifica alterazione”.

Approfondisce il racconto dello lavoro realizzato Federica Scotto di Carlo, ricercatrice postdoc del Cnr-Igb, prima autrice dell’articolo pubblicato: “Mediante tecniche di sequenziamento di ultima generazione abbiamo identificato una mutazione genetica nel gene PFN1, responsabile di una forma molto severa della malattia ossea di Paget che determina anche l’insorgenza di osteosarcoma nelle ossa colpite. Con lo studio attuale abbiamo espanso le nostre conoscenze circa la proteina prodotta dal gene PFN1, la Profilina 1, e abbiamo identificato il meccanismo alterato alla base del tumore. La Profilina 1 è essenziale per una corretta divisione cellulare. Mediante tecniche di imaging ad alta risoluzione, abbiamo verificato che la mancanza della Profilina 1 determina molteplici difetti mitotici, con perdita di frammenti cromosomici o di interi cromosomi nelle cellule figlie. Questi difetti nella mitosi, la divisione cellulare tipica delle cellule somatiche, si manifestano con cromosomi disallineati, ponti cromosomici e perdita di materiale genetico”.

Viene riportata la possibilità di un altro tipo di approccio terapeutico basato sulla “letalità sintetica”, in cui mutazioni in due geni diversi insieme provocano la morte cellulare, cosa che non determinano singolarmente. Come spiega Fernando Gianfrancesco, “più che correggere il difetto genetico nel gene PFN1, vogliamo rendere ancora più vulnerabile la cellula cancerosa. Se la mancanza di Profilina 1 genera una cellula alterata, individuando e alterando un gene per una seconda proteina implicata, possiamo indurre nella cellula la cosiddetta morte cellulare programmata o apoptosi”, andando a colpire in modo mirato solo le cellule malate e risparmiando quelle sane.