Pubblicati i dati della quarta edizione della Global Youth Tobacco Survey su un campione di studenti di 13-15 anni

Non solo sigarette tradizionali, ma anche sigarette elettroniche (e-cig) e prodotti a tabacco riscaldato (HTP, Heated Tobacco Products): uno studente o una studentessa su quattro di età 13-15 anni ha usato almeno una volta nell’ultimo mese uno di questi tre, e quasi uno/una su tre ha fumato una sigaretta ‘tradizionale’ almeno una volta nella sua vita. Questi i numeri riferiti all’Italia che provengono dal Global Youth Tobacco Survey, effettuato ogni quattro anni e giunto alla quarta edizione.

Il Global Youth Tobacco Survey è coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, portato avanti in collaborazione con il Ministero della Salute e WHO/CDC di Atlanta e lavora in sinergia con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’indagine ha coinvolto un campione di 13-15enni delle scuole italiane.

Current ed ever users

Considerando i current users, cioè chi ha utilizzato sigarette tradizionali/e-cig/HTP almeno un giorno nell’ultimo mese, dal 2010 al 2022 i current smokers sono scesi in media dal 21% al 16% (dal 19% al 13% per i ragazzi e dal 22% al 17% per le ragazze); solo il 2% del campione fa un uso esclusivo di sigarette tradizionali, mentre la maggioranza un uso concomitante di sigarette tradizionali, e-cig e HTP. L’uso della e-cig (la cui prima rilevazione risale al 2018) è passato dal 18% al 20%, ma con una diminuzione fra i ragazzi (dal 22% al 18%) e un aumento fra le ragazze (dal 13% al 21%). Infine, nel 2022 è stato considerato per la prima volta anche il dispositivo a tabacco riscaldato (HTP), utilizzato dal 14% dei current users, anche qui con una percentuale maggiore fra le ragazze (16% versus 12%).

Per quanto riguarda invece chi ha utilizzato sigarette tradizionali/e-cig/tabacco riscaldato almeno un giorno nella vita (ever users), la percentuale di ever smokers di sigarette è diminuita (dal 46% del 2010 al 33% del 2022), come pure quella degli ever users di sigarette elettroniche (dal 43% del 2018 al 33% del 2022); infine la percentuale per HTP nel 2022 è 23%.

Commenta Valentina Minardi del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (Cnapps): “Questi numeri fanno capire come ormai negli adolescenti si debba monitorare non solo l’utilizzo delle sigarette ‘tradizionali’, ma occorra prendere in considerazione tutti i prodotti in commercio che possono dare dipendenza da nicotina”.

Accessibilità e fumo passivo

L’indagine ha inoltre rilevato una grande accessibilità a tutti i prodotti, nonostante il divieto di vendita ai minorenni: per esempio, per le sigarette uno su 4 se le è procurate dal tabaccaio (49% nel 2010) e il 14% dice di aver acquistato e-cig o HTP direttamente dai rivenditori. E i tre quarti circa (73%) dei current smokers che hanno acquistato dal tabaccaio hanno detto di non aver ricevuto rifiuti per la minore età (92% nel 2010), con quote simili per l’acquisto di e-cig o HTP.

Viene infine segnalata ancora troppo alta l’esposizione al fumo passivo, a scuola, in casa, in auto: uno su 3 riporta di aver visto fumare qualcuno all’interno della propria scuola e il 58% nelle pertinenze esterne, il 47% che qualcuno ha fumato in casa in sua presenza e uno su 4 di essere andato in auto con qualcuno che fumava in sua presenza negli ultimi 7 giorni.