L’OMS ha annunciato che l’Italia ha eliminato la rosolia, la terza malattia prevenibile con la vaccinazione eliminata dal Paese dopo il vaiolo e la poliomielite

Rosolia eliminata dall’Italia, non è più endemica. L’Istituto Superiore della Sanità (ISS) riporta l’annuncio dato dalla Commissione di verifica regionale (Regional Verification Committee, o RVC) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’eliminazione del morbillo e della rosolia nella Regione Europea. Si tratta della terza malattia prevenibile con la vaccinazione che è stata eliminata dal territorio italiano, preceduta dal vaiolo (eradicato nel mondo nel 1980) e dalla poliomielite (eliminata dalla Regione OMS Europa nel 2002).

Con eliminazione di una malattia da un’area geografica, riporta l’ISS, ci si riferisce all’interruzione della sua trasmissione endemica per 12 mesi o più laddove ci sia un sistema di sorveglianza efficiente. Per la dichiarazione formale di eliminazione viene richiesta la documentazione dell’interruzione della trasmissione del virus endemico per un periodo di almeno 36 mesi.

Resta la possibilità che la malattia venga introdotta nel Paese da altre zone geografiche dove è ancora presente, e dunque resta fondamentale la vaccinazione finché non viene raggiunta l’eradicazione della malattia, e l’ISS sottolinea che “è particolarmente importante che le donne in età fertile conoscano il proprio stato immunitario verso la rosolia prima di iniziare una gravidanza e che si sottopongano alla vaccinazione se ancora suscettibili all’infezione”.

Mantenere lo stato di eliminazione finché la rosolia non sarà eliminata ovunque richiede dunque “il mantenimento di coperture vaccinali elevate, un ulteriore rafforzamento della sorveglianza e una risposta rapida a eventuali casi importati”, dice ancora l’ISS, che riporta che in Italia da anni l’incidenza è minore di un caso per milione di abitanti e che dal 2019 non è stato notificato alcun caso di rosolia congenita.