La SIN ribadisce l’importanza di questa attività e il suo impegno nel promuoverne l’implementazione e le modalità operative per il suo corretto svolgimento
Un metodo di cura, che si realizza attraverso il contatto pelle-a-pelle, tra mamma o papà e neonato, continuo e prolungato (da 8 a 24 ore al giorno, per quante più ore possibile), da iniziare subito dopo il parto o quando le condizioni cliniche del neonato lo consentono. Si tratta della Kangaroo Care e a riaffermarne il ruolo e l’importanza è la Società Italiana di Neonatologia (SIN), che ribadisce anche il suo “impegno nel promuovere, insieme con le associazioni dei genitori, le strategie di implementazione e tutte le modalità operative per il corretto svolgimento di questa cura e sostenere la sua più ampia diffusione presso tutti i punti nascita in Italia”.
La SIN riporta che secondo la letteratura la questa pratica, iniziata in ospedale o a casa, riduce la mortalità durante il ricovero alla nascita o a 28 giorni di età e, probabilmente, riduce le infezioni gravi tra i neonati pretermine e di basso peso alla nascita; inoltre, i benefici a medio e lungo termine sarebbero maggiori se dura almeno 8 ore al giorno e iniziata quanto prima possibile.
Tuttavia vengono riportare variabilità nell’inizio della Kangaroo Care e difficoltà logistiche e professionali nell’eseguirla, soprattutto nei neonati pretermine: nei neonati prematuri può essere messa in atto anche prima della stabilizzazione, ma per farlo è necessaria una formazione professionale, un adattamento degli spazi e la disponibilità di attrezzature per la rianimazione. Da questo quadro il rinnovato impegno della SIN nella promozione culturale e organizzativa dei punti nascita e di azioni concrete presso i decisori delle politiche sanitarie, con l’obiettivo che venga considerata un’attività di cura essenziale tra gli standard di cura per tutti i neonati e per le loro famiglie.
“Purtroppo, sappiamo di casi di Terapie Intensive Neonatali che ancora impongono limitazioni di orari per l’accesso ai genitori, addirittura alcune solo poche ore al giorno. Da anni sosteniamo l’apertura h24 delle TIN e il diritto di tutti i genitori di poter stare accanto al proprio figlio ricoverato per tutto il tempo che lo desiderano” dice Luigi Orfeo, presidente della SIN. “I genitori sono parte integrante della cura e la kangaroo care ne è una dimostrazione concreta”.