Ogni anno centinaia di bambini rischiano conseguenze potenzialmente molto gravi per l’ingestione di sostanze caustiche o oggetti come monete, batterie al litio, piccoli magneti. SIGENP (Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica) ha deciso di stilare delle linee guida per uniformare il comportamento dei medici che devono intervenire sui piccoli pazienti e per aiutare i genitori a prevenire o fronteggiare questi episodi.

Un fenomeno in aumento

Il tasso di ingestione di corpi estranei – secondo dati europei e americani – è aumentato in 15 anni del 91.5% ed è quasi raddoppiato sotto i 6 anni di età. “E’ un fenomeno molto preoccupante – spiega il prof. Claudio Romano presidente SIGENP  – Già nel 2020 la SIGENP aveva pubblicato una Consensus rivolta ai pediatri per la gestione di questi incidenti. Ora ci rivolgiamo alle istituzioni e alle famiglie perché svolgano una necessaria opera di prevenzione primaria, seguendo le regole riassunte nel flyer (vd. sotto) che sarà distribuito in scuole, ospedali e farmacie”.

Le monete sono gli oggetti più frequentemente ingeriti (62%), le batterie rappresentano il 7% di tutti i casi. “Gli incidenti domestici di questo tipo nei bambini sono sempre più frequenti – aggiunge la dr.ssa Paola De Angelis, coordinatore nazionale dell’Area di endoscopia e indagini diagnostiche strumentali SIGENP – si pensi che soltanto le situazioni patologiche gravi conseguenti all’ingestione di disk battery sono aumentate di sette volte negli ultimi 20 anni. Per questo ci siamo attivati sia per informare i genitori sul territorio, sia per formare più endoscopisti preparati per queste emergenze, in modo che nei centri ce ne sia sempre uno reperibile quando serve, senza attese dannose”.

Un percorso diagnostico-assistenziale uniforme

“Mi preme sottolineare la necessità da parte di tutti i PS di garantire la presa in carico dei bambini con ingestione di corpi estranei o sostanze caustiche secondo un preciso percorso diagnostico-assistenziale riconosciuto – spiega il dr. Filippo Torroni, responsabile dell’endoscopia del Bambin Gesù di Roma – Ma è importante anche il comportamento dei genitori che devono avere nozioni di base sulla condotta da seguire. Innanzitutto non indurre il vomito nel bambino in caso di sostanze caustiche: questa manovra rischierebbe di bruciare ancora di più l’esofago. Anche in caso di ingestione di un oggetto mai provocare il vomito perché potrebbe causare l’inalazione del corpo estraneo. In caso di ingestione di disk battery somministrare miele perché protegge le mucose e riduce i danni all’esofago”.