La Società Italiana di Neonatologia ribadisce l’importanza degli interventi per ridurre l’impatto della prematurità e migliorare gli esiti
Agire affinché ai neonati prematuri sia garantita la possibilità di un futuro in salute. La Società Italiana di Neonatologia (SIN), con l’occasione della Giornata Mondiale della Premturità (17 novembre), sottolinea gli interventi, le pratiche di cura, l’approccio per ridurre l’impatto della condizione di prematurità e migliorare gli esiti.
La Società ricorda il rischio di disabilità neurocognitive nei nati molto pretermine (≤ 28 settimane), riportando l’utilità di interventi precoci e pratiche di cura che migliorano gli esiti a breve e lungo termine, quali favorire il più possibile il contatto precoce e prolungato genitore-bambino (Kangaroo Care) durante il ricovero, implementare programmi di intervento precoce che coinvolgano e istruiscano i genitori nelle attività di stimolazione sensomotoria e relazionale, gestire il dolore, attraverso protocolli sistematici, per la protezione sensoriale e per la dimissione con piano di follow-up neuroevolutivo, e assicurare continuità di cura territoriale e accesso rapido a servizi di riabilitazione, quando necessari.
Inoltre, la SIN indica come anche la cura nutrizionale dei neonati prematuri sia cruciale per garantire crescita adeguata, sviluppo neurocognitivo ottimale e riduzione delle complicanze: non rappresenta solo un elemento per la sopravvivenza ma anche per ottimizzare la crescita, lo sviluppo e la salute a lungo termine.
Viene anche riportato come sia fondamentale un approccio che sia articolato e globale per ridurre l’impatto della prematurità e migliorarne gli esiti e dunque: prevenzione primaria, che contempli migliorare la salute materna (nutrizione, assistenza prenatale, gestione delle infezioni e delle complicanze ostetriche) e promuovere gravidanze sicure e informate; miglioramento dei dati e del monitoraggio con dati affidabili sulla gestazione, peso alla nascita e assistenza neonatale (non disponibili in tutti i Paesi); assistenza neonatale di qualità, con accesso a cure neonatali (tutte le settimane di gestazione), terapia intensiva se necessaria, supporto allo sviluppo (per esempio Kangaroo Care); riduzione delle disuguaglianze, potenziando i sistemi sanitari nei Paesi a basso medio reddito e garantendo a tutti i neonati, ovunque, l’accesso alle cure necessarie; follow-up e supporto dello sviluppo, per garantire che i nati pretermine abbiano accesso a screening per lo sviluppo neurocognitivo, interventi precoci e sostegno educativo e sociale quando necessario.
“Dobbiamo offrire ad ogni bambino che nasce troppo presto non solo la sopravvivenza, ma anche una qualità di vita la migliore possibile. Questa sfida è tanto sanitaria, quanto etica e sociale: ridurre le problematiche legate alla prematurità e attenuarne gli effetti significa investire nel futuro dell’umanità”, afferma Massimo Agosti, presidente della SIN. “In questa prospettiva, i primi momenti di vita rappresentano il cuore dei primi mille giorni e sono determinanti per la salute futura dei neonati. La SIN ribadisce la necessità di un impegno concreto da parte delle Istituzioni nazionali e regionali per potenziare le reti perinatali, assicurare risorse adeguate alle Terapie Intensive Neonatali e garantire la continuità assistenziale dopo la dimissione”.


