La nutraceutica nelle sindromi simil-influenzali

Le sindromi simil-influenzali rappresentano una delle principali cause di assenza scolastica in età pediatrica. Accanto alla terapia classica, la ricerca evidenzia il potenziale di sostanze nutraceutiche come lattoferrina, vitamina C e zinco nel ridurre durata e gravità degli episodi

Roberto Tognella

Le sindromi simil-influenzali sono molto comuni in età pediatrica e hanno un impatto rilevante sulla salute dei bambini e sulla vita quotidiana delle famiglie. Accanto alla terapia classica, basata su antipiretici e antinfiammatori – da usare con cautela – la nutraceutica può offrire un sostegno prezioso. Numerose evidenze scientifiche documentano l’efficacia di alcune sostanze: la lattoferrina, con proprietà antivirali e immunomodulanti; la vitamina C, potente antiossidante capace di ridurre stress ossidativo e infiammazione; lo zinco, che supporta la risposta immunitaria e contribuisce a limitare la replicazione virale. Un approccio integrato può così favorire una gestione più equilibrata degli episodi ricorrenti.

Le sindromi simil-influenzali in età pediatrica

Le sindromi simil-influenzali costituiscono una delle problematiche più diffuse nei bambini, soprattutto nei primi anni di vita. «In generale si parla di infezioni respiratorie che hanno una sintomatologia molto simile a quella dell’influenza», spiega il dott. Pietro Armento (nella foto), Medical Marketing Manager di Buona SpA. «Sono causate da virus parainfluenzali e rispetto all’influenza vera e propria, che in genere colpisce una volta l’anno, questi virus possono manifestarsi più volte, dando origine a infezioni ricorrenti».

L’incidenza è particolarmente elevata: «Un bambino può ammalarsi anche tre-sei volte l’anno, soprattutto se frequenta l’asilo o la scuola», sottolinea Armento. Secondo i dati epidemiologici del Ministero della Salute (sorveglianza RespiVirNet, ottobre 2024-aprile 2025), la fascia d’età 0-4 anni è la più colpita, con picchi che arrivano a 40 casi settimanali per mille assistiti. Nella fascia 0-14 anni il 39% delle sindromi simil-influenzali è dovuto al virus influenzale, ma ben il 61% a virus parainfluenzali.

Oltre ai sintomi respiratori e alla febbre, queste sindromi comportano conseguenze sociali e organizzative: «Sono infezioni respiratorie che tendono a risolversi nell’arco di 5-10 giorni, che di solito non espongono a complicanze più gravi, ma che creano delle problematiche nella routine famigliare perché possono comportare assenza da scuola dei bambini e dal lavoro dei genitori», osserva Armento.

Il ruolo della nutraceutica

Accanto ai farmaci tradizionali, che andrebbero utilizzati in caso di presenza di febbre alta e marcato malessere generale, la nutraceutica offre nuove opportunità per la gestione delle sindromi simil-influenzali in pediatria. «Oggi abbiamo a disposizione sostanze con meccanismi d’azione ben documentati che possono supportare il bambino sia nella fase acuta sia nella prevenzione delle recidive», sottolinea Armento.

«Tra queste spiccano lattoferrina, vitamina C e zinco. La lattoferrina ha un’azione antivirale e immunomodulante descritta in letteratura: impedisce al virus di aderire ai recettori cellulari e ne ostacola la replicazione. La vitamina C è un potente antiossidante capace di agire contemporaneamente sull’infiammazione e sullo stress ossidativo; mentre lo zinco lavora in modo sinergico riducendo lo stress ossidativo e sostenendo la risposta immunitaria».

Il ricorso a queste sostanze può dunque contribuire a ridurre la gravità e la durata degli episodi, offrendo ai pediatri un’alternativa utile in quelle situazioni in cui il trattamento farmacologico è controindicato, ma è comunque necessario un supporto sistemico e un controllo della sintomatologia locale soprattutto a livello delle alte vie respiratorie.

Strategia nutraceutica mirata per bambini e lattanti

L’esperienza maturata da Buona SpA ha portato allo sviluppo di soluzioni differenziate per le diverse fasce d’età. «Per la gestione della fase acuta abbiamo pensato a un’associazione di lattoferrina, vitamina C e zinco: la lattoferrina agisce come antivirale, mentre vitamina C e zinco contrastano lo stress ossidativo e l’infiammazione» spiega Armento. Da questa impostazione è nato Buonaflu Sciroppo, da utilizzare subito alla comparsa dei sintomi e per cinque giorni, che riesce a fornire, in due somministrazioni giornaliere, fino a 200 mg di lattoferrina associati a 200 mg di vitamina C e 20 mg di zinco.

Per i più piccoli, Buona propone già da qualche anno Buona Difesa Baby, un prodotto formulato per la prevenzione, contenente 100 mg di lattoferrina e 400 UI di vitamina D per ml. «È un prodotto utilizzabile sin dai primi mesi di vita in quanto privo di conservanti ed emulsionanti, indicato per supportare una corretta risposta immunitaria nelle situazioni di alta esposizione a virus respiratori, come l’inizio della scuola e della stagione invernale», conclude Armento.

 

 

 

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