Visori 3D al Centro Prelievi del Meyer per distrarre i bambini e le bambine durante il prelievo di sangue aiutandoli a superare il momento della procedura
Immergersi in una realtà virtuale dove ci sono coniglietti a caccia di farfalle o una navicella spaziale da aiutare per un atterraggio di emergenza: grazie a speciali visori 3D che permetteranno questa esperienza durante il prelievo di sangue, i bambini verranno aiutati ad affrontare il momento.
Si tratta di un progetto pilota, sostenuto dalla Fondazione Meyer: avviato presso il Centro Prelievi del Meyer potrà poi essere esteso ad altri reparti. Il software è stato realizzato da una start up specializzata che ha lavorato con il Dipartimento delle professioni sanitarie e il personale del Centro Prelievi e tenuto conto anche dei suggerimenti dei bambini stessi.
Il progetto si propone di aiutare i bambini e le famiglie ad affrontare l’ansia e il dolore associati a procedure invasive come i prelievi di sangue, distraendo il piccolo subito prima, durante e dopo il momento “critico” e smorzando così la sua percezione negativa collegata all’esperienza.
Il Centro Prelievi del Meyer è quindi dotato di 4 visori e tablet. Quando il bambino o la bambina si siede al tavolo per l’esame, il personale, preventivamente formato, gestisce il software e dà avvio all’esperienza immersiva. Chi esegue il prelievo seleziona su un apposito joystick le fasi del gioco e può così guidare il bambino o la bambina nell’esperienza virtuale con farfalle o navicelle spaziali in base alle fasi dell’esame.
Il sistema integra una sincronizzazione tra stimoli tattili e visivi in modo che, nel momento esatto del prelievo, il tocco virtuale di uno dei coniglietti corrisponde allo stimolo reale, in modo da aiutare a ‘confondere’ la percezione del dolore.
Vi è poi un tasto ‘distrazione’, che può essere usato dall’operatore sanitario dando inizio alla fase del gioco più viva, con la funzione di distogliere i pensieri da quello che avviene nella realtà non virtuale. Il tutto garantendo l’immobilità del bambino, che per esempio può eseguire azioni anche solo con il movimento degli occhi.
Le prime settimane di sperimentazione hanno confermato l’utilità di questo ausilio, che si aggiunge agli altri già attivi al Centro Prelievi, come le bolle di sapone, la pet therapy, la clown e musicoterapia. “Siamo molto soddisfatti dei primi risultati di questa sperimentazione, frutto di un lavoro di squadra importante.
I questionari proposti ai bambini che hanno già provato i visori hanno dimostrato che, specialmente nella fascia tra 6 e 10 anni, i valori di ansia a preoccupazione scendono notevolmente”, racconta Sonia Muricci, l’infermiera coordinatrice. “Anche il personale ha registrato un miglioramento della procedura: questa innovazione consente agli operatori di agire con maggiore serenità, migliorando la gestione dei pazienti più ansiosi o meno collaborativi e rendendo possibili anche quei prelievi che, in condizioni tradizionali, risulterebbero particolarmente complessi”.