Generici con cautela ai piccoli pazienti

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Roberto Bernardini

Cautela nell’uso dei farmaci equivalenti in pediatria: questo quanto emerso in una tavola rotonda svoltasi a Bologna durante il 69° Congresso nazionale della Società Italiana di Pediatria. Infatti, sebbene i generici possano garantire un risparmio economico al servizio sanitario nazionale e alle famiglie, deve essere sempre messa al primo posto la sicurezza dei pazienti, in particolare in una fascia di età delicata come quella dell’infanzia.

La cautela sui generici riguarda prima di tutto la quantità del principio attivo ivi presente, poiché nei farmaci equivalenti la legge consente uno scostamento, nella concentrazione di principio attivo, sino al 20% in meno rispetto al farmaco di marca. Inoltre “nell’ambito del farmaco generico un secondo problema è la mancanza di conoscenza relativa all’interazione tra principio attivo ed eccipienti. Essendo, il più delle volte, la quantità di principio attivo minore e quella dell’eccipiente maggiore rispetto al farmaco di marca, potrebbe essere favorita la comparsa, dopo assunzione del farmaco generico, in base a una interazione tra queste due componenti, di una reazione di ipersensibilità agli eccipienti come pure al principio attivo”. Spiega Roberto Bernardini, direttore della Unità operativa complessa di Pediatria presso il Nuovo Ospedale San Giuseppe di Empoli e presidente della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica, presente all’incontro: «Queste a oggi sono solo ipotesi, ma ritengo fondamentale ridurre il più possibile tali rischi: servono, specialmente in età pediatrica, dati, attualmente non disponibili, che escludano tali rischi rendendoli al limite sovrapponibili ai rischi presenti dopo la assunzione di un farmaco di marca». Anche nel caso del farmaco generico si considera il bambino come un piccolo adulto, quando in realtà alcune caratteristiche quali la biodisponibilità e i processi metabolici sono diversi tra adulto e bambino. «I farmaci di marca, disponibili da molti anni, hanno caratteristiche ben conosciute dai pediatri, perché provati nella pratica quotidiana –anche se molti di questi farmaci di marca in termini di sicurezza, efficacia e dosaggio non sono stati testati sui bambini ma solo sugli adulti – e anche questi farmaci possono determinare, in soggetti sensibili, comparsa di eventuali reazioni allergiche» conclude Bernardini.