È iniziata il 9 gennaio e durerà fino al 31 marzo 2014, la nuova raccolta dati per il Registro italiano tubercolosi in età pediatrica. L’iniziativa è anche quest’anno lanciata dal Coordinamento del Registro e dalla SITIP, Società italiana infettivologia pediatrica, che invitano a segnalare, con apposite schede da compilare e inviare ai coordinatori, tutti i casi di infezione e malattia tubercolare diagnosticati in soggetti di età inferiore a18 anni. Centri coordinatori del progetto sono l’Ospedale Pediatrico Universitario Anna Meyer di Firenze (prof. Luisa Galli) e l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma (dott. Laura Lancella).
I dati del 2013, oggetto di una prossima pubblicazione, sono stati raccolti in 27 centri di cui 6 in Lombardia, 4 in Emilia Romagna, 3 in Umbria, Toscana e Sicilia, 2 in Lazio, e 1 in Piemonte, Liguria, Campania, Trentino Alto Adige, Veneto, Abruzzo. Hanno visto l’arruolamento di 4.418 bambini, con 3.251 esposti non infetti, 611 con TBC latente, 556 con TBC attiva. L’età mediana dei bambini con tubercolosi attiva era di 56 mesi; quella dei bambini con tubercolosi latente di 109 mesi. Nel 78% dei casi si è registrata localizzazione polmonare della TBC attiva, seguita dall’8% di localizzazione linfonodale, 4% nel sistema nervoso centrale, 4% apparato osteo-articolare, 0,2% apparato genito-urinario; nel 6% dei casi altra localizzazione.
L’area di provenienza geografica dei bambini con TBC attiva era nel 26,2% dei casi l’Italia, nel 25,1% l’Europa dell’Est, seguite da Africa del Nord (14,4%), Asia (12,9%), Africa sub-Sahariana (7,5%), Africa Centro-meridionale (1,4%), America Centro-meridionale (1,4%).