L’osservazione breve in un reparto pediatrico rappresenta una emergente modalità assistenziale con scopi prevalenti di osservazione/monitoraggio del paziente e trattamento di quadri clinici di moderata complessità, per tempi non superiori alle 24 ore, al fine di evitare ricoveri non necessari e dimissioni improprie, assicurando condizioni di sicurezza per il paziente.
di Paola Perotti, Viviana Alloni, Alberto Chiara
USC di Pediatria e Neonatologia, AO della Provincia di Pavia, Ospedali di Voghera e Broni- Stradella
Negli ultimi anni si è assistito a livello nazionale a un progressivo incremento degli accessi al Pronto Soccorso (PS). Questo ha portato a elaborare nuove strategie organizzative utili a rispondere a una domanda sempre crescente di prestazioni urgenti da assicurare con efficacia, sicurezza e appropriatezza. L’Osservazione Breve (OB) nasce come risposta organizzativa ponendosi come obiettivo l’osservazione longitudinale del paziente in modo da garantire un adeguato approfondimento diagnostico-terapeutico e, quindi, una maggiore sicurezza dell’assistenza erogata in PS. Essa indica quell’insieme di attività svolte in aree funzionali annesse al PS, ove afferiscono pazienti affetti da patologie che richiedono un tempo breve di valutazione, avente come finalità un rapido inquadramento diagnostico-terapeutico o l’identificazione sia dell’appropriatezza del ricovero sia della dimissione. L’OB rappresenta quindi la risposta ottimale per quei casi che, pur non avendo gravità o complessità tali da rendere necessario il ricovero, non siano d’altra parte risolvibili o inquadrabili con la semplice visita in PS pur anche completata con singoli esami di accertamento o con consulenze.