Al lavoro per una salute che sia da zero a cento anni. Promuoverla fin dalle prime fasi di vita: con questo obiettivo è nata la Fondazione Italiana per il Bambino (FIB). Per costruire da subito, con le scelte di oggi, la salute di domani, come sottolineato da Alberto Ugazio, direttore del Dipartimento di Medicina pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e componente del Cda della FIB: «Oggi sappiamo bene dai più recenti progressi della medicina che, in larga misura, salute e malattia dell’adulto e dell’anziano originano durante la gravidanza e i primissimi anni di vita. La salute di domani dipende quindi dalle scelte che facciamo oggi». Allattamento al seno, dieta equilibrata, alimentazione non influenzata dalle mode; lotta all’obesità per una società con rischi minori di malattie collegate quali diabete, ipertensione e altre; promozione dell’attività fisica adeguata, senza eccessi né sedentarietà, cultura delle vaccinazioni. Con il pediatra che svolge un ruolo centrale nel percorso: «L’advocacy della pediatria si esprime nella tutela della salute del bambino, attraverso la diagnosi, la cura e la prevenzione delle malattie. Ma anche promuovendo il suo benessere fisico-psichico e relazionale, e i suoi diritti nella società. Il pediatra del terzo millennio è chiamato a passare dalla cura alla care, cioè al prendersi cura del bambino e della sua famiglia» afferma Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP) e componente del Cda della FIB. Dunque un investimento complessivo per la salute del bambino, per una partita che si gioca da subito, a cui sono chiamati le istituzioni, la ricerca, i media, gli opinion leader e gli stakeholder delle professioni e dell’industria.