I disordini funzionali gastrointestinali vengono definiti come la variabile combinazione di sintomi gastrointestinali ad andamento cronico o ricorrente in assenza di anomalie organiche di tipo strutturale e/o biochimico. Le coliche infantili, il reflusso gastroesofageo e la stipsi rappresentano le manifestazioni cliniche più comuni dei disturbi funzionali gastrointestinali che molto spesso, nei primi 6 mesi di vita del bambino, rendono necessario il ricorso alla valutazione di un pediatra e sono responsabili di ricoveri ospedalieri, di cambiamenti nell’alimentazione, dell’uso di farmaci, di ansia e di perdita di giornate di lavoro per i genitori con rilevanti conseguenze sul piano sociale. I dati di un recente studio indicano che i bambini con una storia di disagio gastrointestinale nella primissima infanzia vanno incontro a un più alto rischio di sviluppare disturbi funzionali negli anni successivi. Lo studio retrospettivo è stato realizzato sui pazienti afferiti, nel periodo compreso fra il mese di gennaio 2002 e il dicembre 2009, all’Unità ambulatoriale pediatrica di Gastroenterologia dell’Università di Bari per dolori addominali ricorrenti. La popolazione studiata è stata confrontata con un gruppo di controllo costituito da bambini sani senza storia di dolori addominali, reclutati dagli ambulatori dei pediatri di base. Lo studio ha rilevato la presenza di anamnesi positiva per coliche addominali, rigurgito e stipsi funzionale nel 26,4 %, nel 25,3% e nel 30,2% dei bambini con disordini funzionali gastriontestinali rispetto all’11,3%, al 12,8% e all’11,8% riscontrata nella popolazione di bambini sani di controllo.
Indrio F, Di Mauro A, Riezzo G, et al. Eur J Pediatr 2015 Jun; 174(6): 841-2.