“Ci piace sognare”, questo il nome del progetto che ha visto impegnati 111 pediatri italiani e valutato oltre 2.000 bambini e adolescenti in tutta Italia. Lo scopo era avere informazioni e dati sulle caratteristiche del sonno fra 1 e 14 anni, dalla sua durata alle modalità di addormentamento. Il progetto è stato elaborato dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale (SIPPS) e dalla Società italiana delle cure primarie pediatriche (SICuPP). «Fattore qualificante dello studio è stato quello di affidare l’indagine al Pediatra di famiglia, che ben conosce le caratteristiche del proprio assistito e della sua famiglia e che ha potuto raccogliere dati non influenzati dalla presenza di patologie acute o croniche» ha spiegato Paolo Brambilla, pediatra di famiglia, responsabile del progetto insieme con Angela Pasinato e Marco Giussani. «Sono state evidenziate, inoltre, le relazioni tra caratteristiche del sonno e obesità, abitudini alimentari, uso dei media e abitudine alla lettura. Il nostro compito è stato quello di aiutare i genitori a compilare un questionario, che indagava la durata e le caratteristiche del sonno e le abitudini serali dei loro piccoli». In base alle raccomandazioni più recenti, è emerso che solo il 68,4% dei bambini e ragazzi tra 1 e 14 anni dorme in modo adeguato (di più al Nord, 72,9%, rispetto al Sud, 62,8%); tale percentuale si abbassa ulteriormente nella fascia 10-13 anni (51,7%). Rispetto al dove si addormentano, il 20% dei piccoli di 5-6 anni passa la maggior parte del tempo nel letto dei genitori, percentuale che scende al 17% a 7-9 anni. Il letto dei genitori è molto gettonato anche per l’addormentamento, utilizzato dal 39% dei piccoli fra 1 e 2 anni, e a 7-9 anni ancora 2 bambini su 10 si addormentano lì. Il proprio letto è il luogo dell’addormentamento per meno di un bambino di 1-2 anni su 2 (47%), percentuale che raggiunge l’87 per cento ai 10-13 anni. Nel complesso, il 13,1 per cento dei bambini cambia letto durante la notte (passando da quello dei genitori al proprio o viceversa). Quasi tre bambini su 10 (27%) bevono qualcosa prima di addormentarsi e il 5% tra 5 e 6 anni di età usa ancora il biberon per addormentarsi. Infine, nelle abitudini per prendere sonno, vi sono TV, videogiochi, tablet e PC. «Ciò che emerge è che si legge davvero poco: basti pensare che il 65% dei bambini nella fascia d’età compresa tra i 3 e i 4 anni utilizza la TV o un altro video per dormire. Percentuale che scende vertiginosamente al 48% quando si tratta di sfogliare le pagine di un libro» ha affermato Marina Picca, presidente SICuPP. «La percentuale dei bambini che usa la TV o un altro video per addormentarsi sale al 72% tra i 5 e i 9 anni e al 79% tra 10 e 13 anni, ma il dato che maggiormente preoccupa è che sia già il 40% tra 1 e 2 anni. La durata del sonno è risultata minore quando il bambino guarda un video prima di addormentarsi o ha la TV nella propria camera».