Edito da Tecniche Nuove, un nuovo volume per il pediatra di famiglia, curato dalla SICuPP, che riprende nel dettaglio i parametri da valutare nei bilanci di salute e approfondisce i principi di educazione sanitaria.
I bilanci di salute sono da due decenni uno strumento fondamentale della pediatria, in particolare di quella di famiglia. Sono visti dal medico come un momento chiave per la valutazione della crescita psicofisica del bambino e dai genitori come un appuntamento atteso di confronto. Oggi, alla luce delle nuove esigenze dei bambini, il concetto stesso di bilancio di salute si è evoluto: infatti, oltre a una pronta rilevazione dei problemi fisici, al pediatra di famiglia da qualche anno spetta un ruolo importante nella prevenzione e nell’educazione sanitaria. La presa di coscienza che la pediatria di iniziativa sia al centro della qualità della cura medica per i bambini e gli adolescenti, ha creato l’esigenza di aggiornare e ampliare l’attenzione al di là dello sviluppo fisico, psichico e sensoriale, verso l’identificazione di fattori di rischio, l’esecuzione di screening, e gli interventi di educazione sanitaria. Questi aggiornamenti sono al centro del nuovo volume I Bilanci di Salute, edito da Tecniche Nuove, un testo corale, coordinato da Marina Picca, pediatra di famiglia a Milano, presidente della Società italiana delle cure primarie pediatriche (SICuPP) e Monica Pierattelli, pediatra di famiglia a Firenze, con la collaborazione di numerosi esperti nelle diverse discipline della specialità. Il libro è diviso in tre parti: un’introduzione sul Progetto Salute Infanzia; una seconda sezione dedicata ai bilanci di salute, con l’intervento di esperti diversi per ciascun capitolo: la valutazione antropometrica, lo sviluppo puberale, la pressione arteriosa, la valutazione ortopedica, la funzione visiva, quella uditiva, la valutazione neuroevolutiva e la promozione dello sviluppo psicomotorio, lo sviluppo relazionale, cognitivo e comportamentale, la promozione della salute orale; infine una terza parte è dedicata ai principi di educazione sanitaria, con particolare riferimento alla prevenzione degli incidenti, domestici e stradali. Qualche domanda a Marina Picca e Monica Pierattelli.
Come nasce questo libro?
Il pediatra di famiglia si occupa della salute del bambino nella sua globalità, in accordo con la definizione dell’OMS secondo cui la salute dell’individuo non è soltanto uno stato caratterizzato da assenza di malattia, ma il raggiungimento di uno stato di benessere fisico, psichico e sociale.
Quindi al pediatra di famiglia è attribuito non soltanto il compito della diagnosi e cura delle malattie, ma anche e forse oggi sempre di più, quello della prevenzione, della promozione della salute e dell’educazione sanitaria, rappresentando la figura di riferimento, il principale interlocutore della famiglia per la salute dei figli. Una delle attività specifiche e privilegiate che svolge sono proprio i bilanci di salute: questi controlli, in fasce di età prestabilite, dedicati a bambini e adolescenti, sono utili a intercettare i principali problemi di salute, con particolare attenzione all’identificazione precoce dei disturbi neurosensoriali, e a implementare interventi di promozione ed educazione alla salute, screening e profilassi delle malattie infettive. Rappresentano inoltre momenti privilegiati per instaurare e far crescere il rapporto di fiducia tra pediatra e famiglia, il supporto alla genitorialità e per identificare soggetti ad alto rischio di marginalità sociale.
Perché la necessità di aggiornare i bilanci di salute?
A distanza di quasi 20 anni dall’avvio del Progetto Salute Infanzia è opportuno calibrare i contenuti dei bilanci di salute ai nuovi bisogni sanitari. Basti pensare alla maggiore fragilità genitoriale, alla riduzione dei tassi di copertura vaccinale, al crescente numero di nati prematuri con situazioni complesse, all’aumento dei soggetti con malattie croniche e rare, al crescente numero di famiglie straniere, all’incremento dei disturbi dell’apprendimento, comportamento e relazione, alla forte prevalenza di obesità infantile e comparsa sempre più precoce delle complicanze metaboliche e cardiovascolari, all’aumento del rischio sanitario e disagio psicosociale negli adolescenti. È quindi opportuna, su molti argomenti, una riflessione critica e una ripuntualizzazione culturale, per adeguare contenuti e strumenti delle visite alla nuova realtà sanitaria, nella quale il pediatra di famiglia appare sempre più come il tutore globale della salute psicofisica del bambino, assieme alla famiglia stessa. Andranno definiti pochi ma essenziali indicatori (sintomo, domanda, questionario, test) in grado di intercettare e gestire in modo affidabile le principali problematiche cliniche.
Quali sono gli argomenti trattati?
Il manuale è frutto di un lavoro concordato fra pediatri di famiglia, con i contributi di alcuni specialisti, per approfondire e puntualizzare i contenuti dei bilanci di salute, gli strumenti per l’individuazione precoce di patologie fisiche ma soprattutto neurosensoriali e psichiche, con particolare attenzione a cosa fare, come fare, quando fare. È un testo ricco di iconografia, tabelle, schede di approfondimento. Particolare attenzione è stata dedicata alla valutazione dello sviluppo neurocomportamentale, tema piuttosto complesso, che presenta molti aspetti controversi e richiede sempre maggiore attenzione da parte del pediatra. L’esperienza maturata in questi anni dai pediatri di famiglia nei loro ambulatori e le novità portate dai singoli specialisti possono essere davvero una grande risorsa per una fruttuosa revisione.
Come il pediatra di famiglia può sfruttare questo testo?
Gli aspetti che abbiamo descritto rendono il testo unico nel panorama editoriale pediatrico. Rappresenta uno strumento utile per favorire fra i pediatri di famiglia un “sapere comune”, un’applicazione condivisa dei contenuti professionali e delle strategie assistenziali in favore dei bambini e degli adolescenti e per un aggiornamento e verifica per i pediatri che da tempo eseguono i bilanci di salute. È anche uno strumento per imparare a fare, per i pediatri che da poco hanno iniziato l’esperienza di pediatria territoriale. Un valore aggiunto sta anche nella possibilità di trovare nel sito www.sicupp.org ulteriori contenuti e materiali di educazione alla salute, che non sono stati inseriti nel testo. Riteniamo che questa guida pratica rappresenti, al pari di altre attività realizzate dalla SICuPP, un ulteriore strumento per sviluppare le competenze professionali dei pediatri di famiglia, e per migliorare, quindi, l’assistenza ai nostri bambini e ai nostri ragazzi.