Bere è importante quanto mangiare. L’attenzione dei genitori verso una corretta alimentazione dei piccoli è cresciuta notevolmente in questi ultimi anni, ma non si può dire la stessa cosa riguardo al bere. Questo il principale “take home message” del convegno ‘Bere bene per crescere bene’, promosso dalla Federazione mondiale del termalismo (Femtec) e dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), in collaborazione con il Gruppo Sanpellegrino, promotore del progetto educativo nelle scuole Hydration@school.
Secondo i dati presentati al convegno e frutto di una ricerca Gfk commissionata dal gruppo Sanpellegrino molti genitori non sono sufficientemente informati sulle abitudini dei figli né sul corretto stile di idratazione da seguire. Tra i principali dati presentati è emerso infatti che:
- il 20% pensa che il fabbisogno idrico dei bambini sia minore di un litro al giorno,
- il 15% non sa quale sia il fabbisogno idrico di un bambino,
- il 58% dei bimbi beve meno di un litro di acqua al giorno,
- solo il 37% dei genitori pensa che lo stimolo della sete sia un segnale di disidratazione che va prevenuto,
- l’81% dichiara che i figli bevono solo quando hanno lo stimolo delle sete.
Ad aiutare quindi i genitori a comprendere l’importanza di una corretta idratazione il decalogo realizzato dalla Sipps che come primo punto sottolinea proprio che l’acqua è un nutriente essenziale. «Vorremmo che i genitori e il mondo della scuola recepissero il messaggio alla base dell’iniziativa – ha affermato Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps – e cioè che una corretta idratazione è fondamentale per una sana crescita, al contrario una idratazione inadeguata è associata al peggioramento dello stato di salute». La regola per i bambini dai 7 ai 10 anni è di bere almeno otto bicchieri da 150 millilitri di acqua al giorno. Il decalogo indica infatti il fabbisogno di acqua nei bambini, che varia in base alle fasce d’età:
- neonato e nel piccolo lattante – 100-190 ml/kg/die;
- 6 mesi /3 anni – 600-900 ml/die;
- età scolare – circa 1100 ml/die;
- età adolescenziale – circa 1500-2000 ml/die.
Bisogna inoltre fare molta attenzione alle bevande gasate, zuccherate, succhi di frutta: i soft drink, ricorda la Sipps, non sono da considerare una sorgente di acqua. L’allattamento al seno soddisfa i fabbisogni idrici del lattante. Qualora il latte materno non fosse disponibile, vanno utilizzate acque minimamente mineralizzate (residuo fisso < 50 mg/L) e oligominerali (residuo fisso tra 50 e 500 mg/L) con contenuto di nitrati ≤10 mg/L. Dopo l’anno di vita si possono utilizzare anche acque minerali o di fonte con un residuo fisso < 1500 mg/L. Per lattanti e bambini in età prescolare il contenuto di fluoruri nell’acqua deve essere <1.5 mg/L. Per una corretta idratazione dei bambini in età scolare che svolgono attività sportiva è consigliabile: una pre-idratazione prima di iniziare l’attività sportiva pari a 90-180 ml (se peso corporeo <40 kg), o 180-360 ml (se peso corporeo >40 kg); durante l’attività sportiva è consigliata l’assunzione di almeno 150-240 ml ogni 20 minuti; al termine dell’attività sportiva è utile prevedere un apporto di acqua variabile da 220 a 330 ml/kg di peso perso durante l’attività fisica svolta.