Osteogenesi imperfetta: fisiopatologia e nuove opzioni terapeutiche

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Etich J et al., Mol Cell Pediatr. 2020; 7: 9

L’osteogenesi imperfetta (OI) è una rara malattia genetica caratterizzata da deformità scheletriche e aumentata fragilità ossea, nonché sintomi extrascheletrici variabili. Questa approfondita review analizza i vari fenotipi clinici correlandoli agli specifici difetti genici della patologia. La forma più comune di OI è infatti causata da mutazioni nei due geni del collagene di tipo I. Le mutazioni di stop di solito portano a una ridotta quantità di collagene con un conseguente fenotipo più lieve, mentre le mutazioni missenso provocano alterazioni strutturali nella proteina e comportano un fenotipo più grave. Durante l’ultimo decennio, sono stati individuati oltre 20 altri geni causali coinvolti nella biosintesi, modificazione e secrezione del collagene, nella differenziazione e funzione degli osteoblasti e nel mantenimento dell’omeostasi ossea, che hanno permesso una migliore definizione delle varie forme cliniche. Vengono poi riassunte le possibilità di trattamento chirurgico, di riabilitazione fisioterapica che sono fondamentali per migliorare la mobilità, prevenire l’atrofia muscolare ed evitare il riassorbimento osseo causato dall’immobilizzazione, e di terapia medica aspecifica (es. bisfosfonati) o di nuove terapie mirate basate sull’identificazione dello specifico difetto genetico (es. danosumab nelle mutazioni di SERPINF1). Sebbene l’OI sia una malattia rara, l’articolo è una lettura largamente raccomandata anche per meglio comprendere come i progressi della genetica molecolare stanno rivoluzionando la nosografia e la gestione di alcune patologie anche aprendo nuove strade per approcci terapeutici innovativi.