Uno spazio di informazione sul web dedicato a genitori, cittadini, decisori, pediatri, ricercatori
Un impegno nei confronti dello studio, e del cambiamento, dell’ambiente e delle condizioni che aumentano i rischi per la salute dei più piccoli, agendo in particolare nell’importante periodo dei primi mille giorni di vita: un sito web, millegiorni.info, che prosegue il lavoro e gli sforzi dello studio di coorte di nati PiccoliPiù.
I dati sull’esposizione ambientale e sul ruolo dell’epigenetica sulla salute nel periodo cruciale che va dal concepimento ai due anni di età sono fondamentali per impostare interventi efficaci di prevenzione. Lo studio di coorte di nati PiccoliPiù ha raccolto materiale biologico alla nascita e informazioni su inquinanti ambientali in gravidanza e nei primi anni di vita di oltre 3.000 mamme-bambini in 5 città italiane. Sono state, inoltre, effettuate revisioni della letteratura sul tema e il sito si pone l’obiettivo di restituire i risultati del progetto, informare su rischi rappresentati dall’ambiente sulla salute dei bambini e proporre strumenti per un cambiamento. Le persone a cui si rivolge sono tutti coloro che a diverso grado e con diversi ruoli si occupano di bambini. Vengono affrontati temi quali l’epigenetica, il fumo, l’inquinamento, il verde urbano, con sezioni dedicate sia ai genitori sia ai decisori.
Il sito nato nell’ambito di un progetto finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del Ministero della Salute e coordinato dalla SC Epidemiologia Clinica e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’IRCCS materno infantile Burlo Garofolo di Trieste in collaborazione con diversi altri enti (Università degli Studi di Torino, CPO-Piemonte; Azienda ospedaliero universitaria Meyer, Ospedale pediatrico, Firenze; Dipartimento di Epidemiologia Servizio Sanitario Regionale, ASL Roma 1, Regione Lazio; Centro di Riferimento per la Scienze Comportamentali e la Salute Mentale, Istituto Superiore di Sanità; UO Neonatologia e Pediatria, Ospedale Versilia, Azienda USL Toscana Nord Ovest; Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica, Palermo).
“Il periodo che va dal concepimento alla fine del secondo anno di vita è particolarmente critico nel caso di esposizione a inquinanti ambientali. Il progetto ha confermato che essere esposti precocemente al fumo di sigaretta e agli inquinanti atmosferici nei primi mille giorni di vita, ma in particolare durante la gravidanza, comporta esiti importanti per la salute del bambino, per esempio aumentando il rischio di alcuni esiti neonatali, come il parto prematuro e il basso peso alla nascita, ma anche problemi respiratori quali l’asma bronchiale”, ha spiegato Luca Ronfani, responsabile della Struttura Complessa di Epidemiologia Clinica e Ricerca sui Servizi Sanitari del “Burlo Garofolo” e referente scientifico del progetto. “Inoltre, la letteratura scientifica suggerisce che l’esposizione agli inquinanti ambientali possa essere associata a problemi del neurosviluppo come l’autismo. In questo progetto ci siamo concentrati sul fumo di sigaretta e sull’inquinamento atmosferico che comprende l’immissione nell’aria di sostanze inquinanti legate al riscaldamento domestico, ai trasporti, al traffico autoveicolare e ovviamente anche alle emissioni industriali che vanno ad aggravare la situazione”.
Sono necessari interventi su diversi piani, dal comportamento individuale alle politiche nazionali e regionali, da cui la necessità di un coinvolgimento, con azioni combinate, che vada dal singolo cittadino al ricercatore, alla società scientifica, all’operatore sanitario, a tutti gli stakeholder.