Un nuovo documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità richiama l’attenzione sui rischi del fumo nell’infanzia e sulle azioni da mettere in atto

L’esposizione al fumo mette a rischio la salute di bambini e adolescenti e sono necessarie strategie per sensibilizzare su questi rischi e mettere in atto misure di controllo che tutelino la salute. I dati e le indicazioni sono contenuti in un nuovo documento prodotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tobacco control to improve child health and development: thematic brief.

La pubblicazione sottolinea come il tabacco comporti rischi per la sopravvivenza, la salute e lo sviluppo dei bambini. L’esposizione al fumo passivo dei bambini aumenta il rischio di diverse condizioni patologiche, come pure di diventare fumatori crescendo. Nel documento viene riportato quanto noto sugli effetti dannosi del fumo sin dalla gravidanza e nei successivi anni di vita, i danni del tabacco sullo sviluppo, e come il fumo passivo sia responsabile della morte prematura e prevenibile di 65.000 morti sotto i 15 anni di età. Viene anche riportato come gli effetti dannosi del tabacco, che sia fumo passivo o attivo, sulla salute dei bambini si manifestino in diversi ambiti, sia sullo sviluppo, sul rischio di tumori, malattie respiratorie, infettive, morte improvvisa del neonato eccetera, sia per esempio anche nell’organizzazione economica della vita familiare, per le spese collegate all’abitudine al fumo o alla cura delle malattie da esso causate.

Ricordati i rischi per la salute dei bambini, soprattutto i più piccoli, la pubblicazione si sofferma sulle azioni e strategie da adottare, gli interventi legislativi e quelli di promozione della salute, di prevenzione e controllo, perché i bambini possano crescere in un ambiente sano e possa essere garantito il loro diritto alla salute. L’obiettivo dell’OMS è aumentare la consapevolezza sul tema e sull’importanza di adottare misure di controllo per proteggere la salute e lo sviluppo dei bambini, fornendo anche esempi pratici di azioni necessarie. Perché “una ‘generazione libera dal fumo’ può essere più di un sogno”.