L’indagine di Facile.it commissionata agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat mostra i nuovi timori nei confronti degli effetti del cambio di vita imposto dalla pandemia

Paura dell’impatto psicologico sui figli, paura sulle lacune che avranno, paura sul ritorno a scuola e alla vita di prima, agli incontri e relazioni. I risultati dell’indagine di Facile.it, commissionata agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, mostrano un quadro diffuso di nuovi timori dei genitori per i loro figli collegati alle restrizioni e al cambio di vita imposto per mesi dalle restrizioni per la pandemia.

L’indagine è stata realizzata tra il 29 aprile e il 3 maggio 2021, oltre 1.000 interviste CAWI a un campione di persone di età compresa tra 18 e 74 anni. I risultati mostrano che 6 genitori su 10 dicono di avere paure per i figli che prima della pandemia non avevano.

In particolare, il possibile impatto psicologico negativo del lockdown sui figli è riportato da oltre 1 persona su 3 di coloro che hanno dichiarato di avere sviluppato nuovi timori; il 26,8% è preoccupato di possibili lacune conseguenti alla didattica a distanza e nello stesso tempo molti sono preoccupati dal rientro a scuola; inoltre, il 26,3% teme l’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei ragazzi e il 18,1% vede con preoccupazione l’incontro dei figli con amici. Fra i due genitori, le nuove paure sono più frequenti fra le mamme (67,1% vs 64,4%) e fra chi risiede nel Sud e nelle isole (74,9% vs 65,8% come dato nazionale).

“Questa pandemia ha scatenato paure e incertezze che hanno investito la nostra quotidianità e destabilizzato il ‘pianificato’ futuro. Preoccupante per i genitori è l’impatto che la chiusura della scuola e la didattica on line ha sui bambini di ogni età”, ha affermato Raffaela Messina, psicologa. “La distanza dagli amici, la mancanza di intesa tra i banchi e della parola scambiata con il compagno, hanno reso l’apprendimento una costrizione sterile. Irritabilità, disattenzione e ritiro sociale ne sono il risultato; comportamenti con i quali paure e risorse dei genitori oggi ancor di più devono confrontarsi”.