Il riscontro di una malformazione già durante la gravidanza può fare la differenza nel percorso di cure, intervenendo in alcuni casi anche prima della nascita

Identificare la presenza di una malformazione urologica prima della nascita permette di avere un vantaggio importante nel percorso di cura da impostare, che può fare la differenza intervenendo chirurgicamente, dove indicato sia ancora in corso di gravidanza sia alla nascita.

“L’ecografia prenatale ha completamente rivoluzionato il nostro approccio diagnostico permettendoci di identificare delle malformazioni davvero molto precocemente, addirittura quando sono ancora nella pancia della loro mamma”, ha spiegato Gianantonio Manzoni, Direttore dell’Urologia Pediatrica della Fondazione Policlinico di Milano. “Siamo in grado, infatti, di individuare eventuali problemi anche in bambini che altrimenti risulterebbero apparentemente sani e inizialmente asintomatici. E scoprire il difetto urologico per tempo a volte può davvero fare la differenza”.

Le malformazioni urologiche congenite possono interessare rene, uretere, vescica o genitali, e le uropatie ostruttive, che sono le più frequenti, possono causare un danno che, trascurato, può portare a insufficienza renale e anche alla necessità di trapianto. Con l’obiettivo di curare le nefropatie pediatriche già in utero, nel 2017 l’Associazione per il Bambino Nefropatico-ABN Onlus ha sostenuto la nascita del Centro Sergio Bonelli (grazie alla donazione da parte della famiglia del fumettista milanese).

La diagnosi precoce durante la gravidanza può fare la differenza e gli specialisti della Nefrologia, Dialisi e Trapianto Pediatrico, Urologia Pediatrica e Chirurgia Fetale della Clinica Pediatrica G. e D. De Marchi della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico collaborano presso il Centro Sergio Bonelli per la creazione di percorsi di cura per i bambini con malformazioni urologiche congenite, da mettere in atto prima della loro nascita: percorsi che in alcuni casi possono essere difficili e impegnativi e portare alla dialisi e al trapianto. Il Centro Bonelli è nato con l’obiettivo di sviluppare una rete nazionale per assistere i bambini con danno renale congenito ed è punto di riferimento per i casi maggiormente complessi: un lavoro in collaborazione con gli specialisti dei diversi reparti e con programmi di monitoraggio e follow up per tutto il percorso della malattia, dal periodo prenatale fino al trapianto di rene, senza dimenticare la necessità di un supporto psicologico per il paziente e la famiglia, fornito dal Centro grazie al supporto dell’ABN.