In Italia diversi ospedali nelle varie regioni si sono mobilitati per far arrivare e accogliere i piccoli pazienti profughi e garantire loro le cure

Sempre più Regioni e Ospedali impegnati nel far arrivare, accogliere, assistere, curare i bambini dell’Ucraina, accanto anche a mamme profughe il cui bimbo è nato qui.

In Lombardia la Regione è impegnata con l’Organizzazione non governativa Soleterre per far arrivare i bimbi con tumore e continuare a garantire loro le cure necessarie: ieri sono arrivati a Linate i primi sei con i loro familiari, di cui quattro ricoverati all’IRCCS San Matteo di Pavia e due all’Istituto dei Tumori di Milano. Altri sono in arrivo, e saranno accolti in altre strutture, tra cui l’ospedale ‘Del Ponte’ di Varese. Altri letti a disposizione sono presso la casa Pediatrica dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, mentre i neonati possono essere accolti presso la clinica Macedonio Melloni, che vede anche la possibilità con Luca Bernardo, direttore della casa pediatrica del Fatebenefratelli, di organizzare spedizioni per andare a prendere i bambini al confine con l’Ucraina, mentre i neonati possono essere accolti presso la clinica Macedonio Melloni.

In Liguria è pronto a offrire le proprie cure l’Istituto Pediatrico Gianna Gaslini di Genova, che  metterà a disposizione una sua equipe di scouting pediatrica e due equipe di Trasporto pediatrico. Nell’ambito di una operazione umanitaria coordinata dall’Agenzia Regionale per l’Emergenza-Urgenza (Areu) di Regione Lombardia, il direttore della UOC Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica del Gaslini Andrea Moscatelli, è partito da Linate diretto in Polonia, per una prima valutazione e il trasporto in Italia dei piccoli pazienti che non possono essere curati nel loro Paese; il Gaslini ha dato anche disponibilità a offrire farmaci e dispositivi per i bambini attraverso la Regione Liguria e la Protezione Civile.

In Toscana l’Ospedale Meyer di Firenze è pronto ad accogliere i profughi e i bambini che necessitano di cure. In Friuli Venezia Giulia a Trieste l’Irccs Burlo Garofolo accoglie una piccola paziente ucraina che necessita di cure in ambito oncologico, come pure in Lazio, presso la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, è arrivata con la sua mamma una bimba ucraina con tumore per proseguire la terapia. Sempre a Roma, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha ricoverato di un bimbo ucraino di un anno in gravi condizioni.

Questi solo alcuni esempi della mobilitazione in corso degli ospedali e dei pediatri italiani, impegnati nel portare aiuto ai piccoli pazienti e nel fornire il più presto possibile e al maggior numero possibile di bambini l’assistenza necessaria, mentre arrivano anche notizie dei primi neonati nati in Italia da mamme che sono riuscite ad arrivare, per esempio in Lombardia e in Toscana.