Elaborato un documento finale da parte della Consensus Conference dell’Università degli Studi di Padova, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità

Tre aree principali su cui pone l’attenzione il documento elaborato della Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione: riconoscimento dei disturbi mentali comuni, accesso ai servizi e al trattamento potenziando la comunicazione, maggiore formazione dei professionisti sulla sintomatologia. Un documento riportato dalla Società Italiana di pediatria (SIP) a sottolineare la rilevanza anche nell’età pediatrica.

La Consensus Conference è stata promossa dal dipartimento di Psicologia generale dell’Università degli Studi di Padova con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità, presente nel comitato promotore, nei gruppi di esperti e nella giuria. L’area di pertinenza del riconoscimento dei disturbi e i piani di trattamento sottolinea come molti pazienti non vengano trattati o in caso di trattamento quest’ultimo non sia adeguato, per un non riconoscimento dei disturbi, data la difficoltà di intercettarli all’esordio o in fase precoce. Per migliorarne l’individuazione precoce viene suggerito di considerare i servizi sanitari territoriali e i servizi di medicina penitenziaria come luoghi direttamente coinvolti nell’individuare persone con tali disturbi mentali o a rischio di presentarli.

Rispetto all’accesso ai servizi e al trattamento, viene indicata come scarsa sia l’offerta di risposta sia la domanda, e quindi la necessità di una maggiore conoscenza e consapevolezza di questi disturbi insieme a una riduzione dello stigma associato. Importante quindi un investimento nella comunicazione a operatori sanitari, popolazione generale e mondo della scuola. Inoltre, l’accesso alle cure potrebbe beneficiare di modalità innovative come la tele-psicologia, da integrare nei percorsi di cura.

Infine, sulla formazione professionale, vi è la necessità di percorsi sui disturbi mentali comuni nel corso di studi della laurea triennale in Psicologia e della laurea in Medicina, nonché in quelli post laurea, come quello per i medici di medicina generale, e da approfondire nella laurea in Psicologia ad indirizzo clinico i quadri sintomatologici e la gravità dei disturbi, e i trattamenti basati su prove di efficacia e sui princìpi e metodi dell’epidemiologia clinica in salute mentale. Inoltre, viene sollecitato un potenziamento della ricerca sulla salute mentale, che includa gli interventi psicologici che coinvolgono adulti, bambini, adolescenti e terza e quarta età.

1 COMMENTO

  1. Finalmente queste linee guida. Le famiglie dei soggetti con patologie mentali conoscono bene quanto sia difficile incontrare personale competente che siano in grado di prendersi carico di questi soggetti. Spesso si ha a che fare con professionisti che , senza scrupoli, lucrano su questi soggetti.

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