Pubblicate le nuove raccomandazioni, aggiornate e ampliate, per la salute e il benessere delle madri e dei loro bimbi appena nati

Migliorare le cure dopo la nascita sia del neonato sia della sua mamma, per migliorare salute e benessere di entrambi. Questo l’obiettivo della nuova linea guida pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che rappresenta un aggiornamento a un ampliamento delle raccomandazioni del 2014 e un’integrazione delle linee guida sulla gestione delle complicanze postnatali.

L’OMS sottolinea come sia inaccettabile il livello di mortalità e morbilità materna e neonatale, ancora alto, e come non venga fatto quanto disponibile per aumentare il benessere delle mamme e per sostenere la cura dei nuovi nati. Il testo, WHO recommendations on maternal and newborn care for a positive postnatal experience, si pone appunto l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure essenziali di routine in questa fase della vita, riportando che un’esperienza postnatale positiva rappresenta “un punto finale significativo per tutte le donne che partoriscono e i loro neonati”, che è base per il miglioramento della salute e del benessere a breve e lungo termine.

Il testo definisce anche cosa si intenda per esperienza postnatale positiva, un’esperienza “in cui le donne, i neonati, i partner, i genitori, i caregiver e le famiglie ricevono informazioni, rassicurazione e sostegno in modo coerente da parte di operatori sanitari motivati; dove un sistema sanitario dotato di risorse e flessibile riconosce i bisogni delle donne e dei bambini e rispetta il loro contesto culturale”.

La pubblicazione si rivolge a tutte le figure che con diverse mansioni e responsabilità di occupano del momento nascita e rappresenta una linea guida delle raccomandazioni esistenti e nuove sulla cura che le mamme e i loro bambini appena nati dovrebbero ricevere ovunque, “fornendo una serie completa di raccomandazioni per l’assistenza durante il periodo postnatale, concentrandosi sul pacchetto essenziale che tutte le donne e i neonati dovrebbero ricevere, con la dovuta attenzione alla qualità delle cure”.