Uno nuovo studio retrospettivo ha indagato gli effetti dell’attività sportiva su adolescenti con scoliosi in trattamento con il busto

La pratica di attività sportiva aumenta la probabilità di miglioramento del quadro in soggetti con scoliosi idiopatica trattati con busto full time. A parlarne uno studio retrospettivo osservazionale caso-controllo realizzato da ricercatori italiani (Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale – ISICO, Università Degli Studi “La Statale” di Milano, IRCCS Istituto Galeazzi di Milano), pubblicato sulle pagine della rivista European Spine Journal.

I ricercatori hanno considerato pazienti di età pari o superiore a 10 anni con una diagnosi di scoliosi idiopatica giovanile o adolescente (secondo i criteri della SOSORT, Society on Scoliosis Orthopaedic and Rehabilitation Treatment), Risser tra 0 e 2, prescrizione di busto toraco-lombosacrale full-time (con un’aderenza auto-riportata pari o superiore a 20 ore) ed esame radiografico frontale al tempo 0 e al follow up a 18 mesi.

Complessivamente sono stati inclusi 785 pazienti, per la maggior parte femmine (693), con età media 12,7 anni ± 1,3 e Cobb 40 ± 11°; 290 soggetti praticavano sport due volte o più la settimana, mentre il gruppo di controllo formato dai restanti 495 pazienti praticava sport una volta la settimana o meno.

Lo studio ha mostrato una probabilità maggiore di miglioramento nel gruppo di ‘sportivi’ (OR 1,59; 95%CI = 1,17–2,16; p = 0,0018), e tale risultato aumentava con la frequenza dell’attività sportiva svolta (OR 1,20; 95%CI 1,08–1,34).

Gli autori concludono riportando la necessità di ulteriori studi per verificare i singoli sport e l’effetto combinato di esercizi fisioterapici specifici per la scoliosi e attività sportive.