Approvato in Conferenza Stato-Regioni il documento con elementi di policy di sistema e di indirizzo sulle azioni da intraprendere

Un approccio strategico intersettoriale per il contrasto a sovrappeso e obesità, che tenga in considerazione i diversi elementi quali i determinanti socioculturali, ambientali, relazionali e emotivi, che influenzano le abitudini alimentari e lo stile di vita eccetera. È questa la base del documento approvato a luglio 2022 in Conferenza Stato-Regioni “Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità”.

Le linee di indirizzo, che contengono elementi di policy di sistema e di indirizzo sulle azioni da intraprendere, si propongono di: fornire agli operatori e ai decisori istituzionali uno strumento per scelte organizzative e comportamenti professionali omogenei; individuare un percorso integrato e condiviso tra l’area preventiva e quella clinica per un precoce, sinergico e simultaneo inquadramento preventivo e clinico-nutrizionale, che rappresenti anche un anello di raccordo tra la medicina di base, i Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e i diversi setting di cura specialistici ambulatoriali/ospedalieri; definire i campi di applicazione della classificazione eziologica e fenotipica dell’obesità, i criteri diagnostici attraverso l’utilizzo di test biochimici e metodiche di riferimento.

Vengono riportate le misure da implementare in tutte le Regioni e Provincie Autonome e alcuni indicatori di monitoraggio. Vi è anche l’obiettivo (in linea con il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025) di contrastare le diseguaglianze di genere e sociali nelle azioni di prevenzione e gestione dell’obesità e di ridurre o evitare interventi eterogenei e frammentari.

Diversi gli ambiti di intervento identificati considerando le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): sostegno alla genitorialità, aumento delle competenza in salute (health literacy) su alimentazione (nutritional literacy) e stili di vita in generale, campagne di marketing sociale, promozione dell’allattamento al seno, implementazione dell’approccio e delle reti delle Scuole che promuovono salute, diffusione di ‘luoghi di lavoro che promuovono salute’ con implementazione di interventi per la sana alimentazione e l’attività motoria (modello Workplace Health Promotion, WHP), modifica dell’ambiente urbano per la promozione dell’attività fisica, qualità nutrizionale nella ristorazione collettiva e nei distributori di alimenti e bevande, riduzione dell’impatto del marketing di alimenti e bevande, soprattutto quelle per i bambini.