Parte la prima sperimentazione clinica in Europa della terapia con cellule CAR-Natural Killer e lo sviluppo di nuove metodiche di diagnosi per questo tumore del sangue

Sperimentazione clinica con le cellule CAR-Natural Killer e nuove possibilità di diagnosi per la leucemia mieloide acuta (LMA). A lavorarci i ricercatori della nuova Rete nazionale di istituti specializzati in campo oncoematologico (PALM, Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin), coordinata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e sostenuta da Fondazione Umberto Veronesi.

Il progetto, della durata di 5 anni, coinvolgerà oltre all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (quale Centro di riferimento) anche il Laboratorio di diagnostica centralizzata della Clinica Oncoematologica di Padova, il Dipartimento di oncologia sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e il Department of Leukaemia dell’MD Anderson Cancer Center (Houston, USA). L’impegno della rete si concentrerà su diversi aspetti della LMA: identificazione di nuove alterazioni molecolari predittive di outcome; scoperta dei meccanismi responsabili della resistenza alle cure o delle ricadute di malattia, sperimentazioni cliniche con le cellule CAR- Natural Killer in soggetti con LMA recidiva e/o refrattaria.

Rispetto alla ricerca di alterazioni molecolari, queste rappresentano un dato utile perché possono essere predittive di una prognosi positiva o negativa, diventare indicatori di sensibilità alle cure e facilitare la scoperta di bersagli tumorali per la terapia. Le tecniche di Next Generation Sequencing, NGS, utilizzate dalla rete possono superare la difficoltà nella loro identificazione, quando non rientrano nelle alterazioni molecolari ricorrenti nelle LMA.

Inoltre, le tecniche di sequenziamento di nuova generazione e di analisi su singole cellule (single cell analysis) saranno di aiuto nella comprensione dei meccanismi che portano a una resistenza alla terapia o a ricadute. Infatti il tumore può presentare tipologie di cellule malate (sottocloni) differenti da quella predominante, sottotipi che influenzano l’andamento della malattia, importante da conoscere per indirizzare il trattamento.

Le cellule CAR-Natural Killer

Infine, la rete PALM avvierà la prima sperimentazione clinica in Europa di terapia genica con cellule CAR- Natural Killer per le forme di LMA recidivate o resistenti ai trattamenti convenzionali. La partenza dello studio, su pazienti sia pediatrici sia adulti, è prevista per la fine del 2023. I vantaggi nell’utilizzo delle cellule NK rispetto ai linfociti T sono rappresentate dal fatto che le prime non danno luogo a reazioni immunitarie incontrollate (“tempesta di citochine”) né alla malattia del trapianto contro l’ospite (per loro natura non aggrediscono i tessuti del ricevente); per questo le NK di un donatore possono essere usate per il trattamento di persone diverse e da un singolo prelievo di cellule tramite aferesi è possibile generare un numero di cellule CAR sufficiente per curare almeno un centinaio di pazienti (una “banca” di cellule CAR-NK immediatamente disponibili per l’infusione).

Le ricerche della Rete italiana “PALM” e la prossima disponibilità dell’immunoterapia CAR-NK potranno contribuire al successo del protocollo clinico per il trattamento della LMA, che coinvolgerà, con il medesimo protocollo di cura, Italia e Germania capofila, Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Svizzera e Polonia).