I progressi scientifici nella ricerca con nuove possibilità di diagnosi e terapia hanno portato a un miglioramento della sopravvivenza e guarigione, ma c’è ancora strada da fare

Nuove tecnologie, con sistemi diagnostici moderni, progressi scientifici e terapie all’avanguardia. Nella Giornata mondiale contro il cancro infantile (15 febbraio) viene fatto il punto sulla situazione in Italia e nel mondo.

Il Ministero della Salute sottolinea come la ricerca clinica negli ultimi decenni ha fatto grandi progressi ma che, come sottolineato da una nota stampa congiunta FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica Onlus)Childhood Cancer International (CCI), nel mondo ogni tre minuti muore un bambino o un ragazzo e il cancro infantile è ancora la causa principale di morte correlata ad una malattia non trasmissibile nei bambini dopo il primo anno di vita.

Nel mondo ogni anno affrontano una diagnosi di tumore oltre 400.000 bambini e adolescenti sotto i 20 anni e viene stimato dal CCI un tasso di sopravvivenza dell’80% nella maggior parte dei Paesi ad alto reddito, ma fino al 20% nei Paesi a basso e medio reddito, sottolinea ancora il Ministero della salute. Guardando all’Italia, le diagnosi attese in un anno sono circa 2.400: circa 1.500 bambini e 900 adolescenti con tumori e leucemie. Se a livello generale circa 8 malati su 10 guariscono, i livelli di cura e guarigione sono molto migliorati per leucemie e linfomi, ma restano ancora bassi tumori cerebrali, neuroblastomi e osteosarcomi.

In Friuli Venezia Giulia, l’Ircss Materno Infantile “Burlo Garofolo” di Trieste riporta che i nuovi casi di tumore pediatrico diagnosticati ogni anno nella regine sono 40-45. “Nella nostra regione il numero di nuove diagnosi di tumore in età pediatrica è rimasto costante nel tempo, con una predominanza, a questa costante, delle leucemie acute, dei linfomi e dei tumori del sistema nervoso centrale. Sono, però, costantemente migliorate le possibilità di guarigione e questo importante risultato è stato ottenuto grazie a più fattori concomitanti”, racconta Marco Rabusin, direttore della Oncoematologia dell’Ircss Materno Infantile ‘Burlo Garofolo’. “Da un lato gli sviluppi in ambito diagnostico che grazie agli enormi progressi in ambito molecolare ci consentono di caratterizzare in maniera precisa e accurata la malattia del bambino, dall’altro gli avanzamenti in ambito terapeutico che, attraverso l’utilizzo di protocolli chemioterapici condivisi, consentono di scegliere la migliore strategia terapeutica per ogni paziente a seconda della tipologia di malattia di cui è affetto e alla sua estensione. Infine, non certo in coda per importanza, dobbiamo sottolineare il ruolo della ‘terapia di supporto’ che definisce l’insieme dei presidi terapeutici che contribuiscono alla guarigione del paziente e che sono somministrati da equipe mediche e infermieristiche dedicate presenti all’interno dei centri di emato-oncologia della rete nazionale Aieop (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica) di cui il centro di Trieste è membro sin dalla sua creazione nel 1980”.

Il miglioramento della prognosi in particolare per alcuni tumori fra cui le leucemie viene sottolineato anche dall’Istituto Gianna Gaslini di Genova: “Il Dipartimento di Emato-Oncologia dell’Istituto G. Gaslini offre diagnosi e terapia per tutto il fronte della patologia emato-oncologica dell’infanzia e dell’adolescenza utilizzando i più moderni sistemi diagnostici e terapie all’avanguardia: la prognosi di alcuni tumori fra cui le leucemie sono fortemente migliorati raggiungendo al Gaslini – ed in alcuni sottotipi di tumore – tassi di sopravvivenza a 5 anni che sfiorano il 95%”, spiega Carlo Dufour, direttore del Dipartimento di Emato-Oncologia. “Grandi progressi sono stati fatti anche nel trapianto di midollo da donatore semicompatibile familiare (aploidentico), nei tumori cerebrali e nel neuroblastoma, grazie alle moderne immunoterapie. L’IRCCS Giannina Gaslini ha oltre 60 studi clinici su tumori e leucemie con i quali partecipa alle ricerche internazionali più avanzate. Inoltre il Gaslini con il “Centro dopo” segue a lungo termine i pazienti guariti da tumori”.