Pubblicati i dati con i casi di infezione che si sono verificati lo scorso anno

Diciotto casi di morbillo e sette casi di rosolia in Italia nel periodo che va dall’1 gennaio al 31 dicembre 2022. I dati sono stati pubblicati sul numero di febbraio 2023 del bollettino periodico Morbillo & Rosolia News. I casi riportati sono quelli segnalati al sistema di sorveglianza integrata morbillo-rosolia, coordinata dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Per quanto riguarda i 18 casi di morbillo, le segnalazioni (con un’incidenza di 0,3 casi per milione) provengono da sette Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio) e un terzo dei casi si è verificato nel mese di ottobre 2022. L’incidenza più alta è stata nella fascia di età 0-4 anni (1,35 per milione), con tre casi tra 0 e 4 anni; vi sono poi stati due casi tra 5 e14 anni, 10 casi tra 15 e 39 anni e infine tre casi tra 40 e 64 anni. Non era noto in tutti lo stato vaccinale; l’88,9% dei casi (16 casi) si è verificato in soggetti non vaccinati, un caso in un diciannovenne con una sola dose e un caso vaccinato con due dosi. Infine, in 10 casi c’è stato il ricovero in ospedale.

I sette casi di rosolia sono stati segnalati da sette Regioni (Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria), con un’età mediana di 9 anni e un range di età 1-31 anni. Nella fascia di età 0-4 anni ci sono stati tre casi, uno nella fascia 5-14 anni e tre in quella 15-39 anni.

Il bollettino segnala anche la pubblicazione sulla rivista Vaccine dell’articolo Decline in reported measles cases in Italy in the COVID-19 era, January 2020 – July 2022: The need to prevent a resurgence upon lifting non-pharmaceutical pandemic measures, con lo studio dell’andamento del morbillo durante la pandemia di COVID-19, “concludendo che il calo osservato rispetto al periodo pre-pandemico è stato molto probabilmente causato dalle misure non farmacologiche messe in atto per prevenire la trasmissione di SARS-CoV2. Dal momento che questo tipo di misure non sono più in atto, gli autori sottolineano l’importanza per tutti i paesi di garantire elevate coperture vaccinali per evitare il rischio di future epidemie di morbillo”, riporta il bollettino.