Colmato il vuoto normativo sull’assegnazione del pediatra di libera scelta per i figli di migranti irregolari, l’associazione interrompe l’attività non più necessaria

Emergency ha annunciato che interrompe il servizio di pediatria dell’ambulatorio di Castelvolturno, non essendo più necessario il supporto che forniva. Infatti risulta colmato il vuoto normativo sull’assegnazione del pediatra di libera scelta per i figli di migranti irregolari.

L’associazione, il cui obiettivo è che si arrivi a non aver più bisogno del suo intervento, ha dato la buona notizia del realizzarsi di questa situazione in quel contesto: a marzo 2022 la Regione Campania aveva emanato una circolare per assegnare il Pediatra di Libera Scelta (PLS) ai minori extracomunitari privi di codice fiscale e da allora a oggi Emergency ha valutato coperto dalle istituzioni l’iniziale vuoto normativo e assistenziale.

L’attività a Castelvorturno era iniziata nel 2015 per seguire i figli di cittadini stranieri senza pediatra di libera scelta perché non iscritti al Sistema Sanitario Regionale in quanto senza codice fiscale, ma da marzo dello scorso anno possono averlo con il solo codice Straniero Temporaneamente Presente (STP).

“Chiudiamo l’ambulatorio di pediatria perché riteniamo che le istituzioni stiano lavorando bene, adempiendo ai loro doveri. L’interruzione del servizio è una buona notizia perché segna il raggiungimento di un risultato significativo”, ha illustrato Sergio Serraino, coordinatore dell’ambulatorio di Emergency a Castelvolturno. “È passato quasi un anno da quando Regione Campania ha emanato una circolare che stabilisce che i figli di persone extracomunitarie irregolari hanno diritto all’assegnazione gratuita di un pediatra di libera scelta. In questo arco di tempo, abbiamo constatato che la procedura funziona e che è stata applicata sul territorio. Il lavoro con Regione Campania, con il Distretto generale tutela della salute e con la Asl di Caserta è stato proficuo. La decisione di chiudere l’ambulatorio segue i dettami di Emergency, cioè lavorare per fare sì che poi non ci sia più bisogno del suo intervento”.