Pubblicato il primo rapporto congiunto ENAP-EPMM a cura dell’OMS con le stime della mortalità, i progressi e le azioni prioritarie da compiere

Quattro milioni e mezzo di donne e neonati che perdono la vita ogni anno nel mondo: morti che potrebbero essere prevenute e condizioni curabili se l’assistenza sanitaria fosse adeguata. È stato pubblicato a maggio il primo rapporto congiunto ENAP-EPMM (Every Newborn Action Plan-ENAP; Ending Preventable Maternal Mortality-EPMM) “Improving maternal and newborn health and survival and reducing stillbirth” a cura dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

I neonati morti entro 28 giorni dalla nascita sono 2,3 milioni, i nati morti (arrivati almeno a 28 settimane di gestazione) 1,9 milioni e le madri decedute 0,29 milioni. Con l’Africa Sub-Sahariana e l’Asia centrale e meridionale che presentano il numero maggiore di decessi. Guardando ai Paesi, i dieci che presentano i numeri più alti, con il 60% della mortalità complessiva di mamme e neonati e il 51% dei nati vivi, sono India, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Bangladesh, Cina, Indonesia, Afghanistan, Tanzania.

Guardando ai progressi rispetto agli obiettivi previsti dal Piano d’azione di Oms e Unicef “Every Newborn” (ENAP), dallo statement dell’OMS “Targets and strategies for ending preventable maternal mortality” (EPMM) e dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals, SDG), c’è stato un rallentamento negli ultimi dieci anni, soprattutto nei Paesi classificati fragili o con conflitti. Effetti della pandemia da SARS-CoV-2, cambiamenti climatici, conflitti e aumento dei costi della vita rappresentano condizioni che possono ostacolare il percorso rallentando i progressi.

Globalmente, per arrivare agli obiettivi posti, sarebbe necessario un tasso medio annuo di riduzione della mortalità materna dell’11,6%, della natimortalità del 5,2% e della mortalità neonatale del 7,2%. E se entro questo decennio venissero raggiunti (gli obiettivi SDG, ENAP ed EPMM) si potrebbe salvare la vita a oltre un milione di donne, 2,6 milioni di nati morti e 4,2 milioni di neonati.

“Utilizzando i dati delle analisi recentemente pubblicate sulla mortalità materna, sui nati morti e sulla mortalità neonatale, nonché i nuovi dati sui progressi compiuti dai Paesi verso gli obiettivi di copertura e le pietre miliari dell’ENAP-EPMM, questo rapporto sintetico presenta i risultati chiave dei dati e le azioni prioritarie”, scrive l’OMS. Azioni prioritarie che richiedono un impegno concreto, interventi e investimenti per evitare milioni di morti che sono prevenibili.