Al via un nuovo ambulatorio multidisciplinare a sostengo delle persone con disabilità all’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo

Percorsi individualizzati per le prestazioni sanitarie necessarie e accesso alle cure di patologie organiche per bambini/e e ragazzi/ con un deficit di comunicazione grave, e in particolare per i soggetti con autismo o disabilità intellettive. Com l’obiettivo di garantire questi percorsi e ridurre i disagi è stato avviato presso all’Irccs Materno Infantile ‘Burlo Garofolo’ un nuovo ambulatorio multidisciplinare a sostengo delle persone con disabilità, “Dama” (Disabled Advanced Medical Assistance).

Paola Toscani, direttore sanitario della struttura, spiega cosa ha portato a questa iniziativa: “Non sempre l’organizzazione ospedaliera è compatibile con i bisogni delle persone con gravi deficit intellettivi o comunicativi. Per questo, alcuni mesi fa, è partito questo lavoro, che si è realizzato grazie all’impegno di numerosi professionisti che non si sono scoraggiati davanti a un’impresa tutt’altro che facile e che hanno operato collaborando a più livelli, per rendere possibile un modello di accoglienza e di presa in carico grazie al quale il percorso di diagnosi e cura che si realizza in ospedale è adattato alle esigenze del minore con questi disturbi”.

Il modello di riferimento per questa nuova attività rivolta a chi ha difficoltà comunicative è rappresentato dall’esperienza dell’Ospedale San Paolo di Milano iniziata negli anni duemila e da allora diffusa in altri ospedali in Italia. In particolare Dama è un modello organizzativo di accoglienza e gestione multidisciplinare del paziente con disabilità di cui la Regione Friuli Venezia Giulia, su mandato dell’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito del progetto Quan-Quality Autism Network, sta sostenendo la diffusione regionale anche all’interno dell’Irccs Materno Infantile ‘Burlo Garofolo’. “È un progetto che nasce da un bisogno reale delle famiglie di avere un accesso meno faticoso agli esami e alle visite specialistiche e che speriamo possa, con il tempo, svilupparsi garantendo, con uguali attenzioni e accorgimenti, le prestazioni erogate dal Pronto Soccorso e le attività eseguite in ricovero”, aggiunge ancora Paola Toscani.

L’organizzazione dell’ambulatorio prevede locali diversi a seconda delle prestazioni specialistiche o della necessità di una sedazione blanda; l’accesso, programmato in fasce orarie in cui il numero di persone in ospedale è minore, è coordinato e gestito da un infermiere dedicato. La prescrizione per accedere all’ambulatorio Dama viene fatta dal medico curante con indicazione delle prestazioni e specificazione del termine “Dama”; la prenotazione, con “Dama” sul quesito diagnostico, comporta l’inserimento in una lista d’attesa apposita consultata giornalmente da un infermiere, che contatta la famiglia per predisporre il percorso personalizzato in base ai bisogni, prenotando e organizzando le consulenze specialistiche e gli accertamenti necessari. Infine, le prestazioni vengono effettuate da medici, infermieri e tecnici della riabilitazione con una formazione specifica mirata.