A Roma al via l’iniziativa ‘Sciroppo di Teatro”, per avvicinare alla cultura teatrale, una cura offrendo momenti di condivisione e integrazione familiare

Il teatro come prescrizione del medico, con tanto di ‘bugiardino’ e ricette valide per biglietti di ingresso. Si chiama ‘Sciroppo di Teatro’ ed è un’iniziativa promossa da Roma Capitale, assessorato al Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti, in collaborazione con gli assessorati alle Politiche Culturali e alla Scuola, Formazione e Lavoro, con il sostegno dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Roma e delle principali associazioni scientifiche e professionali pediatriche.

Afferma Valentina Grimaldi, pediatra di famiglia-psicoterapeuta e consigliera Omceo Roma: “Prescrivere cultura come ‘terapia’ per i nostri bambini, proprio come se fosse una medicina da prendere quando si ha la febbre o il mal di gola. In questo caso la cura è il teatro, un rimedio molto importante e utile proprio in questo momento in cui tra i giovani, soprattutto dopo la pandemia, si avvertono fragilità, difficoltà e disorientamento”.

La fascia di età cui si rivolge l’iniziativa è quella dai 3 agli 11 anni e comprende un libretto con un ‘bugiardino’ che riporta illustrazioni dei benefici del teatro sul piano cognitivo e sociale, insieme con tre ricette che sono valide ciascuna per due ingressi a teatro (a un prezzo simbolico di 3 euro), del bambino o bambina con un adulto, e con tre pagine bianche dove i piccoli spettatori o spettatrici possono esprimere emozioni e pensieri.

“Si tratta di un’iniziativa di grandissimo valore perché consente di avvicinare le famiglie alla cultura teatrale, un patrimonio nazionale. E farlo insieme, bambino e adulto, vuole essere un modo per creare un momento di riflessione, di incontro e di condivisione. Il messaggio che vogliamo dare è proprio quello di creare, attraverso il teatro, un momento di integrazione familiare”, dice ancora Valentina Grimaldi. “Educare i ragazzi fin da piccoli alla bellezza, al teatro, all’arte, è un grande insegnamento che li accompagnerà per tutta la vita; è noto come questo tipo di esperienze fatte da bambini vengano introiettate e rimangano dentro l’individuo come un importante patrimonio per tutta la vita”.

L’OMCEO Roma per questa iniziativa teatrale ha coinvolto diverse associazioni scientifiche e professionali pediatriche: Società italiana di pediatria (SIP), Federazione italiana medici pediatri (FIMP), Società italiana medici pediatri (SIMPE), Società italiana pediatria preventiva e sociale (SIPPS), Federazione sindacale Cipe, Sispe, Sinspe, e Associazione culturale pediatri (ACP). “È questo un altro aspetto importante dell’iniziativa: il teatro ha accomunato non soltanto i bambini e le famiglie ma anche noi medici pediatri. Il motore è indirizzare i ragazzi verso un ampliamento dei propri orizzonti, facendoli andare oltre il mondo telematico, per integrare le loro esperienze con la conoscenza di una delle forme di espressione più belle e più importanti qual è il teatro”, sottolinea Valentina Grimaldi, che conclude definendo questo progetto teatrale “una grande opportunità che vede insieme pediatri, famiglie, e istituzioni in un’ottica collaborativa che dovrebbe essere quella da perseguire sempre: di grande integrazione multiprofessionale e multidisciplinare a più livelli per il benessere del bambino“.