Pubblicata l’edizione italiana del Commento Generale n.26 del Comitato ONU su cambiamento climatico e infanzia
A rischio oltre un miliardo di bambine e bambini nel mondo per la crisi climatica. A sottolinearlo l’UNICEF che con l’Autorità garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (AGIA) e il Comitato interministeriale per i diritti umani (CIDU) ha curato l’edizione italiana del Commento generale n.26 (pubblicato a fine agosto dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia), dedicato ai diritti dei minorenni e l’ambiente, con particolare attenzione ai cambiamenti climatici, e della versione child-friendly, per dare la più ampia diffusione possibile alle sue raccomandazioni, anche tra bambine, bambini e adolescenti.
Il messaggio fondamentale nel Commento generale n. 26 “Sui diritti delle persone minorenni e l’ambiente, con particolare attenzione al cambiamento climatico” del Comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è che l’obiettivo di tutti gli Stati deve essere arrivare a emissioni zero entro il 2050, riporta l’AGIA, ricordando che questo commento nasce proprio dall’impegno dei minorenni nel richiamare l’attenzione sulla crisi ambientale.
“Il Comitato ONU pubblica regolarmente la propria interpretazione del contenuto delle norme sui diritti umani, nella forma dei Commenti generali su questioni tematiche, per assistere i 196 Stati parte della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nell’adempimento dei propri obblighi, con il presente Commento Generale per la prima volta il Comitato ha affermato esplicitamente il diritto dei bambini a un ambiente pulito, sano e sostenibile” ha commentato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia.
“Il Commento generale n. 26 rilegge i contenuti della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, calandoli nella società attuale. Il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile è un diritto umano e, allo stesso tempo, uno strumento necessario al pieno godimento di un’ampia serie di diritti in capo alle persone minorenni”, ha affermato Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, e concluso: “In particolare, il Commento declina ‘vecchi’ principi e diritti sanciti nella Convenzione in chiave ambientale: la traduzione in italiano e in linguaggio child friendly lo rendono ora una risorsa accessibile a tutti, fondamentale per la piena realizzazione dei diritti di bambini e ragazzi”.