Circa 1.200 docenti nel 2023 e 300 nel 2024 hanno partecipato ai corsi del Meyer alla gestione degli alunni con diabete di tipo 1

Formare gli insegnanti nella gestione degli studenti con diabete di tipo 1. Un progetto promosso dalla Regione Toscana, nel quale l’AOU Meyer IRCCS è capofila, con il personale operante presso la Diabetologia pediatrica impegnato nell’attività formativa in collaborazione con i professionisti operanti in Area Vasta Sud Est e in Area Vasta Nord Ovest e con il contributo delle Associazioni dei genitori dei bambini con diabete tipo 1.

Il progetto di formazione è rivolto al personale docente e ausiliario di scuole toscane e i temi trattati riguardano gli aspetti più importanti nella gestione a scuola del diabete di tipo 1: nozioni generali sulla malattia (dai sintomi all’esordio); focus sull’organizzazione dell’alimentazione a mensa e sulla gestione dell’attività fisica; aspetti psicologici, tecnologie in uso, come affrontare l’emergenza a scuola (prevenzione, riconoscimento e trattamento di ipoglicemia e iperglicemia). È prevista anche una sessione pratica finale e in situazioni particolare vi è la possibilità di una consulenza su casi specifici da parte degli specialisti del Meyer (in presenza o tramite webinar).

Lo scorso anno ha visto la partecipazione 1.156 insegnanti grazie a otto corsi online, un corso in presenza e 11 corsi ‘brevi’ su bisogni specifici, mentre nei primi mesi di quest’anno sono stati realizzati due corsi webinar, con 273 presenze, cui ne seguiranno altri in presenza e online.

“Come Meyer siamo orgogliosi di questi numeri e dei ritorni che abbiamo dagli insegnanti” ha detto Sonia Toni, responsabile della Diabetologia pediatrica dell’AOU Meyer IRCCS. “Questi corsi aiutano a creare un tassello in quella rete di accoglienza e sicurezza che si deve attivare intorno al bambino con diabete: gli insegnanti ne sono protagonisti fondamentali, anche per il ruolo di ‘sentinelle’ e osservatori privilegiati che possono avere per intercettare e riferire ai genitori quei sintomi e quei segnali che permettono una diagnosi precoce nei loro alunni, come bere molto o chiedere spesso di andare in bagno”.

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