È stato pubblicato sul portale dell’AIFA il rapporto curato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali
Un terzo della popolazione italiana fino ai 13 anni di età nel 2022 ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici sistemici. Lo rileva il Rapporto ‘L’uso degli antibiotici in Italia’ con le informazioni relative all’anno 2022, pubblicato e disponibile sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
L’obiettivo del Rapporto, curato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) è “monitorare l’andamento dei consumi e della spesa degli antibiotici per uso umano in Italia e al contempo di identificare le aree di potenziale inappropriatezza d’uso”, riporta l’AIFA. Nel Rapporto OsMed 2022 vi è anche una sezione l’utilizzo degli antibiotici in ambito veterinario e sono state effettuate “analisi di correlazione tra i consumi di antibiotici e i dati delle resistenze di alcuni patogeni a classi specifiche di antibiotici”.
Fra i dati riportati relativi alla popolazione pediatrica, fino ai 13 anni di età un terzo dei soggetti ha avuto almeno una prescrizione di antibiotici sistemici, con una media di 2,3 confezioni per ogni bambino trattato (in aumento rispetto al 2021). Anche per la popolazione pediatrica (come per la popolazione generale) viene indicata una tendenza a un ritorno alla situazione pre-pandemica, con un aumento della prevalenza d’uso (23,7% nel 2021, 33,7% nel 2022), e un incremento del 9,2% del numero di confezioni per bambino; inoltre, “la popolazione pediatrica riceve circa l’8,6% di tutte le confezioni di antibiotici erogate in regime di assistenza convenzionata in Italia”, prosegue il Rapporto.
Rispetto alla tipologia di antibiotico, le due classi con una prevalenza d’uso maggiore sono le associazioni di penicilline (compresi gli inibitori delle beta-lattamasi) e i macrolidi (17,3% e 9,8%), “nonostante siano considerate di seconda scelta per il trattamento delle infezioni pediatriche più comuni”, sottolinea il Rapporto, e “Al contrario, le penicilline ad ampio spettro, antibiotici di prima scelta per molte delle infezioni pediatriche gestite in ambulatorio, sono utilizzate solo nel 7,4% dei casi (2 confezioni per bambino trattato)”.
Dal punto di vista geografico, in generale viene riportato come vi sia una differenza di prevalenza d’uso di antibiotici fra le regioni del Sud e del Nord (37,0% e 30,8%), e sottolineato: “I risultati delle analisi mettono in evidenza importanti criticità relative sia all’entità dei consumi che alla tipologia degli antibiotici prescritti, soprattutto al Sud dove risulta più urgente implementare azioni di promozione dell’appropriatezza d’uso di antibiotici e di contrasto alla diffusione delle resistenze”.
Guardando alle classi di età, il livello di esposizione maggiore è fra i 2 e i 5 anni (circa un bambino su due riceve almeno una prescrizione di antibiotici), mentre prevalenza d’uso inferiore è tra il 23% nella fascia 11-13 anni e il 34% nel primo anno di vita. Nel 2022 viene riportato un aumento dei consumi rispetto all’anno precedente per il totale degli antibiotici (+54,8% a livello nazionale con una variabilità tra aree geografiche, dal +60% al Nord al +49% al Sud) in tutte le classi di età, ma più evidente nella fascia 6-10 anni (+95%) e 11-13 anni (+75%), e minore nella fascia 0-1 anno (+15%).