Molti bambini hanno intrapreso il percorso per introdurre progressivamente gli allergeni alimentari presso l’AOU Meyer IRCCS e uno studio Meyer – Unifi fa il punto sui casi di anafilassi

Oltre 300 bambini con allergie alimentari seguiti dall’Allergologia dell’AOU Meyer IRCCS, e di questi 2.500 nel percorso di desensibilizzazione orale per gli allergeni alimentari (immunoterapia specifica, ITS).

Con la desensibilizzazione orale il bambino viene esposto a dosi dell’allergene progressivamente maggiori per aumentare la soglia di reattività. “In Italia sono poche le strutture pediatriche che la propongono: il Meyer è uno di questi e per questo arrivano da noi bimbi da tutte le regioni”, racconta Francesca Mori (nella foto), responsabile dell’Allergologia del Meyer.

“Si tratta di una opportunità terapeutica molto importante perché consente di migliorare la qualità di vita di molti bambini, specialmente quando trattiamo allergeni la cui ingestione accidentale, proprio per la grande diffusione degli alimenti che li contengono, può essere probabile, come succede ad esempio con il grano, il latte e la frutta a guscio”.

Il percorso ha una durata di anni, con una parte in ospedale e una prosecuzione a casa, partendo da dosi bassissime dell’allergene, come racconta ancora Francesca Mori riportando uno dei casi seguiti: “Pensiamo che spesso si parte da dosi infinitesimali: porto l’esempio di una nostra piccola paziente, che ha cominciato il percorso nel 2017 per una severa allergia al grano e che ora ha 12 anni: nel suo caso siamo partiti somministrando qui al Meyer 5 mg di fetta biscottata (una briciola) per arrivare a consentire alla bambina di mangiare 40 gr di pasta, negli anni”.

Gli alimenti per i quali viene effettuato il percorso presso la struttura sono latte, uovo, frutta a guscio, cereali e semi e i casi trattati sono selezionati in base a diversi criteri (gravità dell’allergia, rischio di assunzioni accidentali, reattività alta anche per ‘tracce’); in alcuni casi, in base a ulteriori criteri (per esempio comorbilità, età e allergie alimentari multiple) è possibile coadiuvare la desensibilizzazione orale con l’uso di farmaci biologici.

Aumentano gli accessi per anafilassi

Viene segnalato inoltre un aumento dei casi di anafilassi: gli specialisti del Meyer, in collaborazione con l’Università di Firenze, hanno realizzato uno studio retrospettivo (pubblicato su Clinical & Experimental Allergy), considerando gli ultimi 20 anni, sugli accessi in pronto soccorso per anafilassi presso la struttura: fra il 2004 e il 2016 sono stati 16 su 100.000 accessi, diventati 22 fra il 2011 e il 2016 e 39 fra il 2017 e il 2023 (sempre su 100.000 accessi in pronto soccorso). Un aumento del 37,5% tra il primo e il secondo periodo e del 77% tra il secondo e terzo periodo.

Sempre nello stesso studio, la valutazione dell’impatto della formazione sui sanitari del pronto soccorso del Meyer, ha indicato che l’introduzione di una formazione continua (con la simulazione pediatrica) ha migliorato la capacità di impostare la correttezza delle diagnosi, la terapia in acuto e l’invio a una corretta valutazione specialistica.