Reazioni avverse agli alimenti

Con crescente frequenza si rilevano reazioni avverse ad alimenti anche in età pediatrica. Conoscere le basi fisiopatologiche di queste manifestazioni servirà a capire le principali differenze tra le varie forme di reazioni su basi immunitarie o non immunitarie e a sapere consigliare le alternative efficaci a prevenire queste patologie.

di Costantino De Giacomo

Negli ultimi anni il panorama delle allergie alimentari in età pediatrica è profondamente cambiato, sia per l’evidente incremento della loro prevalenza in generale, nel contesto dell’aumento delle patologie dovute a disregolazione del sistema immune, sia per la maggiore presenza di forme gravi (allergie multiple, anafilassi) e persistenti (disordini eosinofilici).

Oltre ai tradizionali alimenti, quali latte vaccino, uovo, soia, grano e arachidi, è anche in aumento la prevalenza di allergie alimentari nei confronti di allergeni meno comuni, come il kiwi e il sesamo.

Accanto ai quadri clinici più noti, sono comparse manifestazioni connesse allo sviluppo di malattie gastrointestinali croniche legate all’infiltrazione della mucosa da parte degli eosinofili, le cellule classicamente coinvolte nelle patologie allergiche.

L’area di maggiore interesse è senz’altro quella dell’alimentazione, volta sia alla prevenzione del bambino sano nel suo primo anno di vita sia alla dietoterapia nel bambino affetto da allergia alimentare o da intolleranza al glutine.

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