Pubblicato il documento a cura del Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale con approfondimenti scientifici sui diversi aspetti del tema

Implicazioni benefiche, contrasto al rischio di insorgenza di malattie croniche non trasmissibili (MCNT), miglioramento del benessere e della qualità della vita con il consumo di frutta e verdura. Questi i temi affrontati dal documento “Razionale scientifico di sintesi EBP-EBM sull’importanza del consumo di frutta e verdura”, a cura del Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale (TaSiN).

Il TaSiN coordina le iniziative legate alla sorveglianza nutrizionale e di orientamento, “seguendo gli obiettivi previste dall’Accordo del 24 novembre 2016 in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le provincie autonome”. Gli obiettivi sono: “favorire lo sviluppo di processi decisionali utili a favorire una sana alimentazione, sulla base di adeguate conoscenze della situazione esistente e delle evidenze scientifiche; definire una metodologia preliminare alle scelte di governo in materia di alimentazione; stabilire orientamenti educazionali e formativi; elaborare proposte strategiche destinate al vertice istituzionale”.

Il documento appena pubblicato è “destinato agli operatori sanitari, con lo scopo di definire messaggi chiari e puntuali relativamente al consumo di frutta e verdura e, nell’ambito della nutrizione clinica e preventiva, finalizzato anche al contrasto delle MCNT, così come evidenziato in letteratura”. In particolare, nei diversi capitoli, vengono approfonditi gli effetti del consumo di questi alimenti sulla mortalità in generale e rispetto a diverse condizioni patologiche quali cancro, malattia cardio-cerebrovascolare, ipertensione arteriosa, obesità, nonché dedicata una sezione al periodo dell’adolescenza, per poi trattare la dieta mediterranea e riportare anche porzioni e frequenze di consumo consigliate di frutta e verdura.

Viene indicato come, per esempio, nei bambini il consumo di frutta e verdura sia insufficiente, con solo l’8,5% che assume 5 o più porzioni al giorno, e come negli adolescenti solo il 17% consumi frutta e l’11% verdura più di una volta al giorno. Nel focus sul periodo adolescenziale vengono poi riportati i risultati di studi in merito a diversi aspetti, quali la tendenza a consumare meno frutta e verdura con il passare degli anni, le differenze fra ragazze e ragazzi, i collegamenti tra consumo e stato socio-economico e anche abitudini alimentari della famiglia e degli amici, cosa è stato osservato rispetto a tali consumi e l’attività fisica, o la vita sedentaria, o il tipo di pasti consumati a casa o fuori, e anche cosa è emerso da studi in merito ad apporto di frutta e verdura e rischi di condizioni patologiche e stato di salute.