I pediatri e i neonatologi si appellano nuovamente al presidente dell’ANCI e ai sindaci per misure chiare e concrete per ridurre l’esposizione all’inquinamento

Scrivono nuovamente ai sindaci i pediatri e i neonatologi, il cui numero è arrivato a 14.000 professionisti con l’adesione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e l’Associazione Italiana Neonatologi (SIN), che si sono unite a Associazione Culturale Pediatri (ACP), Società Italiana Pediatria (SIP), Società Italiana Nutrizione Pediatrica (SINUPE), assieme a Pensiero Scientifico Editore e Think2it, affinché vengano poste in atto subito misure chiare e concrete per ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico della popolazione.

L’appello è indirizzato al presidente dell’ANCI e ai sindaci per richiedere un’azione diretta volta a modificare le abitudini della popolazione, verso uno stile di vita che comporti rischi minori per tutti. La lettera si sofferma sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sul cambiamento climatico e sulla salute delle persone, riportandone il prezzo da pagare e segnalando gli studi e i rapporti pubblicati in merito.

In particolare, sulla salute in età pediatrica, viene sottolineato come rappresenti il periodo più suscettibile agli effetti dell’esposizione a inquinanti atmosferici, per la combinazione di fattori biologici, comportamentali e ambientali. Viene ricordata la vulnerabilità nel periodo fetale e nei primi anni di vita durante la maturazione di organi quali i polmoni e il sistema nervoso centrale, come pure la maggior esposizione per le ore passate all’aria aperta, e anche come gli effetti negativi sulla salute di bambini e bambine abbiano un possibile impatto anche in età adulta e transgenerazionale. Ancora, “L’esposizione precoce all’inquinamento atmosferico è collegata a esiti negativi durante la vita fetale e alla nascita, all’aumento della mortalità infantile, a disturbi dello sviluppo neurologico, all’obesità infantile, alla compromissione della funzione polmonare, all’asma e all’otite media”, riporta la lettera.

ACP, SIP, SINUPE, FIMP e SIN, assieme a Pensiero Scientifico Editore e Think2it,
chiedono ai Comuni di agire, fornendo materiali sugli interventi risultati maggiormente efficaci. “Si tratta di promuovere comportamenti individuali sostenibili da parte della popolazione, tramite interventi della politica sulle infrastrutture che possano rendere svantaggioso l’uso dell’auto e vantaggioso quello dei mezzi sostenibili, la bicicletta in primis, l’adozione di limiti alla circolazione dei veicoli inquinanti nelle città (ZTL), la pedonalizzazione o creazione di zone a bassa velocità 20 Km/h in prossimità degli isolati degli edifici scolastici, città a 30 km/h, creazione di percorsi ciclabili, sviluppo di spazi verdi nelle aree urbane”, scrivono, e restano a disposizione per diffondere le prove disponibili su tale argomento, “cruciale per il benessere della nostra società, sia localmente che a livello nazionale”.