di Piercarlo Salari

Una panoramica tra immunogenetica, diagnosi molecolare delle allergie, nuove linee guida Covid e nutraceutici

Solitamente di un evento scientifico si apprezzano la ricchezza, la qualità e l’utilità pratica dei contenuti. Ma al di là di questi aspetti il XXIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP), intitolato “Un vulcano di idee per i bambini” e svoltosi a Napoli dal 5 al 7 aprile scorso, si è distinto anche per un’impostazione coinvolgente sia per gli specialisti del settore sia anche per i pediatri di famiglia, inclusi i giovani, che hanno partecipato in oltre mezzo migliaio in aggiunta ai 900 iscritti e ai 1500 collegati in remoto.

“Il congresso ha marcatamente delineato e sancito la ‘confluenza’ di due discipline, l’Immunologia e la Genetica” afferma il professor Gian Luigi Marseglia, presidente SIAIP e Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Pavia. “Sono stati caratterizzati, per esempio, difetti genetici non solo quantitativi ma anche funzionali, in grado di causare alterazioni del sistema immunitario in precedenza misconosciute. L’intelligenza artificiale ha poi reso possibile la costruzione di algoritmi per una diagnosi allergologica dinamica: l’elaborazione di una mole immensa di dati, infatti, consente di stabilire relazioni tra esposizione e sensibilizzazione ad allergeni, sintomi comparsi nel corso della vita e decorso clinico, e di mettere a punto algoritmi predittivi“.

La medicina di precisione

Un altro tema discusso nel meeting, che ha riscosso notevole interesse, riguarda la medicina di precisione: “grazie all’impiego di anticorpi monoclonali è possibile ottenere miglioramenti rilevanti del quadro clinico e della qualità di vita” osserva Marseglia. In età pediatrica vengono utilizzati essenzialmente tre anticorpi monoclonali anti IgE, che trovano indicazione nei bambini a partire dai 6 anni per l’asma grave e a partire dai 12 anni per l’orticaria cronica spontanea.

Quello diretto contro l’interleuchina 5 ha indicazione per l’asma grave, sempre per i bambini dai 6 anni in su, mentre l’anticorpo monoclonale anti-interleuchina 4 e 13 rappresenta la terapia più innovativa per la cura della dermatite atopica grave a partire dai 6 anni. Quest’ultima rappresenta una novità in quanto l’indicazione è stata estesa da poco alla fascia dei pazienti più piccoli con dermatite atopica, che quindi dispongono di una nuova terapia (finora era possibile utilizzarlo a partire dai 12 anni).

Le allergie

“Un altro spunto innovativo emerso dal meeting è rappresentato dalla diagnosi molecolare delle allergie”, precisa Marseglia. “Parlare, per esempio, di allergia alle graminacee significa fare riferimento a un’ampia serie di sostanze, ma il più delle volte la sensibilizzazione di un ogni individuo è nei confronti di una specifica sequenza di un allergene.

In altri termini, gli allergeni responsabili della sensibilizzazione sono a loro volte costituiti da una serie di componenti più piccole, ma solo una di queste componenti determina il problema allergico, mentre tutto il resto non provoca alcuna reazione. Grazie alle tecniche di biologia molecolare è oggi possibile identificare quella particolare subunità che provoca la reazione allergica e costruire delle terapie specifiche, un’immunoterapia specifica che parte dalle informazioni ottenute grazie alle indagini molecolari”.

Covid-19, gli aggiornamenti

Immancabile nel programma congressuale un aggiornamento sul Covid. “Sono stati definiti i meccanismi fisiopatologici alla base della complicanza più temuta in pediatria, la sindrome infiammatoria multi-sistemica (MISC-C), e sono stati identificati i marker associati allo sviluppo di una forma grave di malattia” afferma Marseglia.

“Una tematica emergente è il long-Covid, che sembrava appannaggio della sola popolazione adulta, ma è stato invece descritto anche nei bambini, che dopo l’infezione possono lamentare stanchezza, tosse persistente, insonnia e perfino disturbi neuropsichiatrici, come la difficoltà di concentrazione. La SIAIP ha, inoltre, emanato delle linee guida per la gestione nei pazienti allergici sia del Covid sia della vaccinazione anti-Covid. In altre parole, possiamo affermare che il Covid ha stimolato la ricerca e ha portato a comprendere alcuni meccanismi alla base delle immunodeficienze individuate proprio negli ultimi tempi”.

Uso di nutraceutici in ambito allergologico

In aggiunta a questi argomenti va segnalato che il Congresso SIAIP ha richiamato per la prima volta l’attenzione al possibile impiego dei nutraceutici in ambito allergologico. “Sono preparati dotati di azioni farmacologiche, ma privi degli effetti collaterali tipici dei princìpi attivi di sintesi, nei cui confronti si pongono non come sostitutivi ma come coadiuvanti, offrendo il vantaggio di ridurre le terapie tradizionali” commenta Marseglia. “A questo riguardo abbiamo presentato i dati ottenuti dall’impiego di una miscela di Quercetina (Sophora japonica) e Perilla (Perilla frutescens), due sostanze caratterizzate da una spiccata attività antistaminica, formulate in una compressa che permette un rilascio graduale: abbiamo valutato l’efficacia di questo mix nella rinite allergica in uno studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo”.

Più in dettaglio, in una delle ricerche realizzate dai ricercatori della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, 63 bambini con rinite allergica sono stati randomizzati in due gruppi: nel primo i bambini hanno ricevuto un integratore contenente estratto secco di Perilla, Quercetina e Vitamina D3 accanto alla normale terapia antiallergica. Nel secondo gruppo la terapia standard veniva associata a un placebo. Il numero di giorni in cui i bambini hanno dovuto assumere la terapia antistaminica è stato significativamente inferiore di quelli del secondo gruppo (rispettivamente 15 e 30 giorni). “I risultati ottenuti hanno evidenziato un risparmio significativo di steroidi nasali e antistaminici e hanno anche prospettato un razionale di impiego del mix a scopo preventivo, ossia con l’intento di ridurre la sintomatologia, documentando un profilo di elevata tollerabilità e sicurezza del nutraceutico” conclude Marseglia. “Anche il fatto di dedicare spazio a questo argomento rappresenta un aspetto particolare del congresso che, accanto alle novità dalle ricerche biologiche e molecolari, propone indicazioni utili nella Medicina di tutti i giorni”.