In un anno segnato dal virus SARS-CoV-2 diagnostica prenatale e assistenza ai neonati ha continuato a essere garantita

Le difficoltà organizzative causate dalla pandemia da COVID-19 non hanno fermato l’attenzione e le cure per le famiglie e futuri genitori di bambini con cardiopatia congenita. Il 14 febbraio è la Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite e la Società Italiana di Neonatologia (SIN) sottolinea come sia la diagnostica prenatale (ecografia durante la vita fetale e così via) sia l’assistenza ai neonati, continuino a essere garantite, con percorsi dedicati, per supportare al meglio le future famiglie.

Le cardiopatie congenite coprono circa il 40% dei difetti congeniti (interessano circa 1 ogni 100 nati) e sono responsabili del 4% circa dei decessi nei primi 28 giorni di vita. La prevenzione è molto importante, con misure da intraprendere già in fase di pianificazione delle gravidanza, rivolgendosi al medico di fiducia, per esempio con l’implementazione della dieta con acido folico (da iniziare almeno 3 mesi prima del concepimento) e stili di vita appropriati (sospensione del fumo e dell’assunzione di alcool, almeno per tutta la durata della gravidanza e dell’allattamento).

L’assistenza al neonato poi varia a seconda del tipo di cardiopatia: non sempre è necessario un ricovero immediato in reparti di patologia neonatale e, se si tratta di una cardiopatia congenita minore, i neonati possono restare vicino alla loro mamma. In questi casi la SIN consiglia la degenza della diade madre-bambino in regime di rooming-in favorendo, se possibile, l’allattamento al seno, anche in caso di mamma affetta da COVID-19, ogni volta che le condizioni ambientali e quelle cliniche della madre e del neonato lo consentano, e fa riferimento al documento “Allattamento e Infezione da SARS-CoV-2”, elaborato insieme con la Commissione Allattamento, d’intesa con il Tavolo Tecnico Allattamento del Ministero della Salute (TAS) e con l’Associazione Italiana delle Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD).

“Come Società Italiana di Neonatologia apprezziamo molto lo sforzo fatto in questo ultimo anno, così difficile, dai nostri punti nascita” conclude Fabio Mosca, presidente della SIN. “Nonostante la pandemia, infatti, abbiamo fatto il possibile per tutelare e garantire i diritti dei nostri neonati e delle loro famiglie, sia in termini di cura, che di assistenza e per ogni tipo di patologia, proprio come nel caso delle Cardiopatie Congenite”.