Le creme a base di prodotti naturali sono migliori di quelle industriali. I dispositivi medici sono più sicuri ed efficaci dei normali cosmetici. Basta una crema solare 50/50+ per garantire ai bambini una corretta protezione dai raggi solari ed evitare il rischio di ustioni. Vero o fake? Sul tema ha fatto luce la relazione Gli ingredienti delle creme: scopriamo le “bufale”, tenuta dal dermatologo, dottor Carlo Mazzatenta, Responsabile SSD Dermatologia di Lucca (Azienda USL Toscana Nord Ovest), al 27° Convegno Pediatrico de I Pinguini (Firenze, 11-12 Novembre 2022).

Cosmetici vs prodotti a base di sostanze naturali

Studi di laboratorio condotti su sostanze naturali sembrano spesso dimostrare potenziali proprietà – antinfiammatoria, antivirale, antiossidanti, antifungine e molte altre – in relazione ai princìpi attivi contenuti all’interno di un particolare prodotto. È opinione comune che le proprietà di una sostanza o di un estratto naturale, osservate in vitro, possano e debbano ritrovarsi in vivo anche nel cosmetico che contiene quella specifica sostanza.

«Per definizione – spiega Mazzatenta – i cosmetici non possono avere né vantare finalità terapeutica, inoltre i risultati di test in vitro non possono essere trasferiti tout-court a un prodotto cosmetico su cui impattano il tipo di vegetale da cui la sostanza è stata estratta, il luogo di coltivazione, le tecniche di lavorazione e soprattutto le concentrazioni del principio attivo di interesse nello specifico prodotto». Parte di queste informazioni possono però essere rilevate analizzando la composizione riportata sulle confezioni dei prodotti cosmetici secondo l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).

Dispositivi medici (DM) vs cosmetici

I primi sono più efficaci dei secondi: il convincimento, diffuso, nasce dal fatto che la registrazione dei DM al Ministero, oltre alla presentazione di un dossier, richiede anche uno studio clinico che supporti il claim del prodotto. «Specifici protocolli di registrazione e studi clinici a supporto non rendono i DM migliori dei cosmetici a prescindere dalla composizione.

I DM poi – aggiunge il dermatologo – non possono essere pubblicizzati su canali non di settore, pertanto la loro registrazione è spesso soggetta a logiche di mercato, per cui un’azienda preferisce registrare un prodotto che avrebbe tutte le caratteristiche per essere un DM come cosmetico per avere maggiore libertà d’azione in ambito di promozione e distribuzione».

Protezione solare

Una efficace e certa protezione dai danni causati dagli UV sulla cute in età pediatrica, specie in bambini sotto ai 6 mesi, può essere garantita solo dall’ombra, dai tendalini dei passeggini, dagli indumenti anti UV e dall’uso di cappellini e occhiali da sole. Le creme sono importanti ma soprattutto in età pediatrica sono l’ultima barriera. «L’applicazione di creme solari svolge un’importante azione complementare – sottolinea Mazzatenta – riducendo i danni dell’esposizione ai raggi solari, ovvero abbassando il rischio di ustioni che in età pediatrica sono riconosciute come fattore di rischio di sviluppo di melanomi in età adulta. La crema va adeguatamente scelta, con SFP (Sun Protection Factor) 50/50+, e correttamente usata per garantirne l’efficacia, riapplicandola ogni 2 ore e sempre dopo il bagno».

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