Corte europea riconosce i contributi per lavoro “a gettone”

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Medici lavoro a gettoneUna sentenza della Corte di Strasburgo la riconosciuto a 17 medici il diritto a vedersi riconoscere i contributi per la pensione maturati tra il 1983 e il 1997, quando lavoravano con un contratto a tempo determinato, detto di “attività professionale remunerata a gettone”, per il policlinico dell’Università Federico II di Napoli.

Il 16 settembre del 2006 il Consiglio di Stato aveva tolto a suddetti medici la possibilità di ottenere i contributi per la pensione, negando loro, in base a una nuova interpretazione del testo unico sul pubblico impiego, il diritto a ripresentare ricorso davanti a un giudice civile, dopo averlo fatto, vincendo, davanti a quello amministrativo. Nel 2007, i medici erano così ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo, secondo la quale la decisione del Consiglio di Stato ha leso i loro diritti sia all’accesso a un tribunale sia alla protezione della proprietà, intesa qui come legittima speranza di vedersi riconosciuti i contributi alla pensione, come era già accaduto a molti altri loro colleghi.

I 17 medici hanno richiesto ciascuno 253mila euro per danni materiali e 10 mila per danni morali, per un totale di quasi 4 milioni e mezzo di euro. Per ora la Corte non ha voluto prendere una decisione in merito, lasciando alle parti tre mesi di tempo per presentare le loro osservazioni sulla questione o per raggiungere un compromesso. La vicenda potrebbe trasformarsi in un importante precedente.