Congresso SIP: al lavoro insieme per i bambini

Giovanni Corsello, presidente della SIP
Giovanni Corsello, presidente della SIP
Giovanni Corsello, presidente della SIP

Temi classici e innovativi, una rete per prendersi cura dei bambini, uno spazio con le famiglie. “Network per i bambini” è il nome dato all’appuntamento annuale, rappresentato dal 71° Congresso italiano di Pediatria. In programma dal 4 al 6 giugno a Roma, è un congresso congiunto della Società italiana di pediatria (SIP) insieme con la Società italiana di malattie genetiche pediatriche (SIMGePed) e con i Gruppi di studio della SIP Ipertensione ed Ecografia pediatrica. «Network vuol dire sinergie e reti fra tutti coloro che ruotano intorno a neonati, bambini e adolescenti, che si fanno carico di tutelare e promuoverne salute, benessere e diritti. Vuol dire programmare, condividere e coordinare gli interventi necessari per la prevenzione, ma anche per l’assistenza e per i programmi formativi e di ricerca. Il network va messo in atto tra pediatri e operatori sanitari, famiglie, istituzioni e media, ciascuno con le proprie competenze e i propri ruoli. I bambini con malattie croniche e rare, in relazione alla complessità assistenziale e alla loro fragilità sono quelli che più di ogni altro hanno necessità di una gestione in rete di tutti gli interventi assistenziali» spiega Giovanni Corsello, presidente della SIP, rispetto al titolo scelto quest’anno per il congresso. Ci si confronterà su prevenzione e stili di vita, alimentazione, ipertensione, infertilità maschile, vaccini, e appunto malattie croniche, complesse e rare, ma si parlerà anche di diritti dei bambini. «I temi delle vaccinazioni e dell’educazione alimentare sono affrontati all’insegna dell’attualità e della necessità di pianificare interventi multidisciplinari e multiprofessionali, e includono anche una nuova modalità di comunicazione» dice Corsello. «Temi quali i disturbi del comportamento alimentare, l’ipertensione, la bioetica, le problematiche andrologiche dell’adolescente sono di grande impatto clinico e sociale e devono far parte del patrimonio culturale dei pediatri. I problemi del bambino migrante saranno affrontati anche dal punto di vista nutrizionale, con la diffusione di una piramide nutrizionale multiculturale, perché crediamo che il ‘cibo unisce’». Il Congresso prevede inoltre la partenza di una nuova iniziativa, una tavola rotonda per una Federazione delle diverse società e associazioni dell’area pediatrica. «Crediamo che si debba operare insieme per garantire al bambino una assistenza e una legislazione che tenga conto dei suoi bisogni e dei suoi diritti» spiega Corsello. «Una sanità e una società a misura di bambino, che sia in grado di tenere conto della specificità delle cure pediatriche nel territorio e in ospedale. Una sfida che accomuna tutte le organizzazioni che hanno come fulcro del loro interesse il bambino, dal concepimento al raggiungimento dell’età adulta, comprese le società scientifiche delle varie specialità pediatriche e della pediatria di famiglia che dobbiamo tutelare perché sul loro ruolo abbiamo costruito quell’avanzamento del livello di salute dei nostri bambini che rappresenta oggi uno dei vanti maggiori della sanità del nostro Paese». Infine, una parte del congresso sarà aperta alle famiglie, con un momento di confronto diretto e aperto.