Sospeso e rinviato di 60 giorni lo sciopero generale di 48 ore indetto dai sindacati per il 17-18 marzo. La decisione arriva dopo l’incontro svoltosi il 9 marzo a Palazzo Chigi tra il Governo e i sindacati dell’area sanitaria.
Il Governo ha mostrato una disponibilità a inserire tutti i temi presentati dalle organizzazioni sindacali in un progetto unitario che faccia parte dell’agenda del Governo e non solo del Ministero della Salute, ribadendo “l’esigenza di mantenere, all’interno di un percorso di cambiamento e di efficienza, la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, nel rispetto dei principi di universalità, solidarietà ed equità, confermando i livelli di finanziamento già disposti e promuovendo, con la collaborazione dei medici, una maggiore appropriatezza sia organizzativa che clinica”.
Come si legge nel comunicato congiunto diramato al termine dell’incontro, “si è convenuto di affrontare, nell’ambito di tavoli tecnici da convocare al più presto i seguenti argomenti:
- valorizzazione della professione medica, riconoscendole il ruolo centrale nella prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti, nonché nella governance delle strutture sanitarie, ospedaliere e di medicina territoriale, assicurando l’autonomia tecnico-professionale e la correlata responsabilità;
- coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali – con le Regioni, i Ministeri della Salute, dell’Istruzione, università e ricerca e dell’economia e delle finanze – nella stesura, relativamente all’attuazione del Patto della salute 2014/16, dell’art. 22, per ciò che riguarda gli sviluppi professionali di carriera, la valorizzazione delle risorse umane, i rapporti con le altre professioni sanitarie;
- definizione delle tipologie di contratti flessibili compatibili con l’attività sanitaria all’interno della P.A., in coerenza con la disciplina UE di riferimento; percorsi di stabilizzazione graduale del personale precario; regolamentazione dei fenomeni di esternalizzazione delle attività sanitarie da parte delle strutture ospedaliere; verifica del tetto di spesa per il personale;
- riforma del sistema di formazione, pre e post laurea, dei medici e dei dirigenti sanitari, in sinergia con il MIUR e il Ministero della salute;
- avvio con la vigilanza dei ministeri competenti, previa definizione delle aree contrattuali e dell’atto di indirizzo, delle trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro e dell’Accordo collettivo nazionale, quali strumenti di governo e innovazione del sistema sanitario;
- verifica con le Regioni e con il Mef in sede di Conferenza Unificata dell’ambito applicativo del comma 236 della legge di stabilità 2016”.