Fleischer DM et al., J Allergy Clin Immunol Pract 2020; S2213-2198 (20) 31211-3

L’efficacia delle diverse strategie per prevenire lo sviluppo di allergie alimentari in soggetti ad alto rischio è ancora oggetto di discussione. Questa Consensus realizzata da alcune società scientifiche nord-americane (American Academy of Allergy, Asthma, and Immunology; American College of Allergy, Asthma, and Immunology; Canadian Society for Allergy and Clinical Immunology) individua indicazioni pratiche a questo scopo da realizzarsi attraverso alcuni suggerimenti nutrizionali.

Per quanto riguarda l’allergia alle arachidi e alle uova, si consiglia di introdurre questi alimenti intorno ai 6 mesi di vita o comunque non prima dei 4 mesi. Dopo l’introduzione di alimenti complementari, i bambini dovrebbero essere nutriti con una dieta diversificata, perché questo può aiutare a prevenire alcune allergie alimentari.

Non vi è alcun beneficio protettivo dall’uso di formule idrolizzate nel primo anno di vita nei confronti delle allergie alimentari o delle sensibilizzazioni alimentari.

Non è raccomandata l’esclusione dalla dieta materna dei comuni allergeni durante la gravidanza e/o l’allattamento come modalità di prevenzione primaria delle allergie alimentari.

Sebbene l’allattamento esclusivo al seno sia universalmente raccomandato, non esiste un’associazione specifica tra l’allattamento esclusivo al seno e la prevenzione primaria di qualsiasi specifica allergia alimentare. Un report di interesse per tutti i pediatri per i pratici suggerimenti attuabili nella pratica clinica.